A Torino la prima asta al mondo in Bitcoin

La moneta del futuro? Draghi rimanda, Amazon e Goldman ci fanno un pensiero…

Un valore ottuplicato quello dei bitcoin: la moneta digitale ha raggiunto un valore in borsa di 6 mila dollari (un rialzo di oltre il 50%). Riporta cor.Com: “al suo lancio, nel febbraio del 2009, la moneta virtuale non valeva che pochi centesimi, e negli ultimi 12 mesi il prezzo schizzato del 600% e del 1.600% negli ultimi 24 mesi”.

Questa valuta “del futuro” (prossimo?) continua a riservare sorprese. Persino una in “casa nostra”: oggi e domani si tiene a Torino la prima asta al mondo in bitcoin. Sempre il quotidiano online di economia digitale e innovazione spiega che “la casa d’aste [che si pone come intermediario fra venditori e acquirenti] ha aperto un proprio account per ricevere i bitcoin, che verranno però convertiti immediatamente in euro”.

Benché le istituzioni mostrino un cauto atteggiamento: ’Mario Draghi ha sostenuto, per quanto riguarda le criptovalute, che “la tecnologia non è ancora matura per essere presa in considerazione da noi’” indica Il Sole 24 Ore. Il mercato si muove in modo diverso: “le voci delle ultime settimane secondo cui Goldman Sachs si preparerebbe ad aprire un desk di trading dedicato alle criptovalute e Amazon starebbe pensando in tempi brevi di accettare il bitcoin come mezzo di pagamento”.

Un argomento controverso, quindi, “l’oro digitale” secondo una felice definizione di alcuni economisti. Da un lato capace di solleticare colossi economici, dall’altro osservato con sospetto dalla politica e dall’economia. Infatti, secondo La Stampa: “I critici puntano il dito, oltre che sui rischi di forti sbalzi sui prezzi, anche sulle tante ombre legate all’anonimità delle criptovalute che vengono, molte volte, associate a traffici illegali in rete. In passato poi hanno fatto scalpore i furti di monete elettroniche”.

Nel mondo che va virtualizzandosi, anche l’oro sarà presto sostituito?

L.V.C.

 

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Articolo pubblicato il 23/10/2017