Lo smog a Torino , che ha causato nell’ultimo anno 900 morti, c’è da prima dei cambiamenti climatici ma è stato sottovalutato da chi di dovere

Pubblichiamo il contributo pertinente di Mino Giachino, su un tema di stretta attualità

“Chi ha la passione civile di interessarsi al bene comune e quindi anche della salubrità dell’aria della Città dovrebbe studiare per tempo i problemi cercando e analizzando  tutti i dati disponibili e intuendo per tempo le conseguenze per la Comunità in cui vive.

E’ chiaro che l’aria inquinata di Torino data da decenni ma è stata sottovalutata prima perché le fabbriche davano lavoro, negli ultimi decenni perché avrebbe dato un colpo alla immagine del “loisir”frutto della trasformazione di questi anni.

I morti per inquinamento non parlano e pur essendo 900 all’anno non fanno notizia. Alla antivigilia di Natale del 2015 insieme agli amici dei Club Forza Silvio manifestammo con cartelloni sotto il Municipio di Torino. Fassino non ci degnò di uno sguardo e un bravo giornalista che scrupolosamente era venuto a vedere la nostra iniziativa mi disse “ma non esageri?”.

Non esageravo avevo solo capito prima i guai che ci stavano arrivando e forse a causa della età il fatto che molti torinesi con problemi alle vie respiratore morissero prima a causa dell’inquinamento cittadino mi urtava terribilmente.

Ho letto stamane analisi e suggerimenti pubblicati sui quotidiani torinesi.

Se una Amministrazione che si vanta di essere espressione della cittadinanza li avesse ascoltati lo scorso anno appena eletta forse oggi non ci sarebbe bisogno di misure di emergenza come il ridicolo blocco degli Euro 5 .

Lo smog a Torino c’era prima del mutamento climatico . E’ stato colpevolmente sottovalutato. 

Come si fa ad aspettare 12 anni a progettare la Linea 2 della Metro visto che la Linea 1 era stata inaugurata nel 2006? 

Si sapeva da anni che il numero dei veicoli Euro 0,1,2,3 molto inquinanti erano numerosi. Chiedere al Governo di stanziare incentivi a favore di chi sostituisce il vecchio mezzo inquinante era un dovere assoluto.

Adottare misure efficaci per la distribuzione Urbana delle merci come dal protocollo che proposi da Presidente della Consulta Nazionale dei trasporti nel 2012 e accettato dalle tre Città di Torino, Milano e Napoli era un altro dovere assoluto.

Una ordinanza del Comune sul funzionamento delle caldaie private per il riscaldamento delle case non servite dal teleriscaldamento era un altro dovere assoluto.

A queste misure che Comune e Regione dovevano e debbono assolutamente prendere non firmando protocolli che non si attuano ma attraverso ordinanze esecutive , si possono aggiungere i suggerimenti forniti dagli intervistati da La Stampa a pag.47 di  oggi.

Governare un Paese o una Città e’ difficile e per candidarsi a governare occorre conoscere la materia e studiare i problemi prima che escano dei dati come quello dei 900 morti da smog. Il balletto tra CHIAMPARINO e la APPENDINO offende i cittadini e pure la loro intelligenza.

Così la frase del Ministro Galletti che dichiara sempre a La Stampa che oltre a firmare protocollo lui non può far nulla è incommentabile.

A Torino e al Paese più che la rottamazione serve competenza e capacità di Governo” .

Mino GIACHINO, responsabile nazionale trasporti di Forza Italia

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Articolo pubblicato il 21/10/2017