Giovanni Cena e Giuseppe Frola commemorati a Montanaro (Torino)

Un corposo programma per ricordare lo scrittore e il giurista montanaresi: il primo appuntamento per sabato 23 settembre con il “Convegno sul pensiero e le opere di Giovanni Cena”

Il comune di Montanaro (Torino) , col patrocinio della Regione Piemonte, ha organizzato per quest’anno la Celebrazione del Centenario della morte dello scrittore Giovanni Cena e dello storico e giurista Giuseppe Frola.


Il programma prevede iniziative dal 23 settembre al 3 dicembre 2017.


Lo scrittore Giovanni Cena nasce a Montanaro il 12 gennaio 1870, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, casalinga. Terminata la scuola elementare, continua  gli studi a Torino, poi nel Seminario di Ivrea; consegue la licenza liceale presso il Liceo Massimo D’Azeglio di Torino.


Frequenta la facoltà di Lettere e filosofia dell’Università, dove ha come professore Arturo Graf. Frequenta il teatro, ascolta conferenze e concerti, visita mostre di pittura e scultura; stringe amicizia con Lombroso, Bistolfi, Pelizza da Volpedo, Mucchi.


Diviene poeta, critico letterario, critico d’arte, sociologo, saggista,musicologo.


Nel 1900 visita l’Esposizione Universale di Parigi e riceve l’incarico di redattore capo della rivista culturale “Nuova Antologia”, edita a Roma, dove si trasferisce nel 1902.


Lotta contro l’analfabetismo, la povertà e lo sfruttamento dei contadini dell’Agro Romano e delle Paludi Pontine, fondando 70 scuole.


Come giornalista e fotografo documenta la bellezze architettoniche e le condizioni socio-economiche dell’Abruzzo, della Liguria, gli effetti dei terremoti di Messina del 1908 e de L’Aquila del 1915.


Nel 1916 visita e documenta il fronte della Prima Guerra Mondiale; a Roma fonda un Comitato di Assistenza alle famiglie dei militari  e ai profughi; mentre presta loro sostegno, è colpito da polmonite e muore il 7 dicembre 1917. È sepolto a Montanaro.


Restano le sue poesie, il romanzo sociale “Gli Ammonitori”, i saggi critici, i Pensieri, le lettere.


Lo storico e giurista Giuseppe Frola è figlio del senatore di Montanaro conte Secondo Frola e della nobile Luisa Balbis. Nasce a Torino il 5 gennaio 1883, dove frequenta la scuole primarie, poi il Liceo Cavour dove ha come professore Ferdinando Gabotto, e nel 1901 ottiene la licenza liceale.


Sulla scia paterna, intraprende gli studi giuridici, pur sentendo in sé la passione per la storia, l’archeologia, la paleografia, la numismatica e l’araldica.


All’Università associa agli studi giuridici l’esame delle vicende storiche locali: nel 1905 si laurea, a pieni voti, con una tesi di storia giuridica: “Gli Statuti del Canavese”.


Dal 1906 è segretario della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti.


La sua opera maggiore è il Corpus Statutorum Canavisii, cioè la raccolta di 117 Statuti del Canavese, che lo pone fra i maggiori ricercatori  di storia medievale e che lo porta ad esaminare gli archivi storici di Torino e di Roma, alla scoperta delle norme comunali che tra la metà del Trecento e le prime decadi del Cinquecento stabilirono le regole delle comunità feudali.


Sono testi indispensabili per comprendere l’organizzazione e le dinamiche di vita associativa dei paesi.


Giuseppe Frola si reca a Roma per approfondire gli studi di archeologia romana e, durante i soggiorni, diventa amico di Giovanni Cena: sono entrambi modesti, buoni nei confronti degli umili, mossi da passione per le cose belle e grandi e l’amore per la Patria. Dopo la morte, avvenuta a Torino il 28 luglio 1917, è sepolto a Montanaro.


Questi sono i due personaggi che il comune di Montanaro si appresta a celebrare nel centenario della loro morte.


Il primo appuntamento è per sabato 23 settembre, alle ore 16:00, nel Palazzo Municipale, in via Matteotti 13, per il “Convegno sul pensiero e le opere di Giovanni Cena”.


Dopo il saluto del sindaco Giovanni Ponchia, si terranno le seguenti relazioni:


Giovanni Cena testimone di un anno di svolta, il 1917 (Elio Scialla);

Giovanni Cena e la musica (Scimonetta Satragni Peruzzi);

Giovanni Cena e i suoi amici artisti (Aurora Scotti).


Saranno presenti Giovanna Pentenero, Assessore regionale all’Istruzione Lavoro Formazione Professionale, Carlo Caramellino, studioso d’arte, e Bruno Quaranta, giornalista de “La Stampa”.


A conclusione un cenno a Giovanni Cena giornalista e fotografo, al fine di illustrare la documentazione esistente nel museo, a cura del museo/centro studi “Giovanni Cena”-G.I.C. (gruppo iniziative culturali) – Pro Loco Montanaro.

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Articolo pubblicato il 18/09/2017