Torino, il bus non ha tempo di far salire il passeggero disabile
Foto di repertorio

Grottesco episodio alla fermata della linea 71. Protagonisti un uomo disabile accompagnato dalla moglie

Nel corso degli anni i torinesi hanno imparato a conoscere (e maledire) in diversi modi il trasporto pubblico cittadini e i suoi disservizi. Ma quello che è capitato ad una donna che accompagnava il marito disabile ha veramente dell'incredibile.

Nella prima mattinata di giovedì la coppia stava attendendo l'arrivo della linea 71 presso la fermata, in direzione Mirafiori e quasi giunto al capolinea.  La vicenda è stata portata all'attenzione degli utenti di Facebook grazie alla testimonianza raccolta da un gruppo frequentato e gestito da utilizzatori dei mezzi pubblici torinesi, che ha ricostruito l'episodio.

Il bus era fermo presso la fermata, dove il conducente si è affacciato dal finestrino per interloquire con un collega. Nel mentre una signora di mezza età, che accompagnava un'uomo su una carrozzina, si afretta in direzione della fermata e fa cenno all'autista, manifestando la sua intenzione di salire sul mezzo pubblico.

Il conducente sarebbe dovuto scendere ed estrarre la passerella che permette ai passeggeri diversamente abili di poter salire a bordo dei bus con la carrozzella. Si tratta di un'operazione che allunga la sosta alla fermata di pochi minuti, in quando la suddetta passerella è assai facile sia da estrarre che da riporre al suo posto.

Non appena però la signora raggiunge con la carrozzina il mezzo, le porte del 71 si chiudono e l'autista riparte destinazione capolinea. Come testimonia il post, alcuni passeggeri presenti sul bus hanno avvisato il conducente credendo che non si fosse accorto della presenza della signora, il quale ha risposto affermando che "la signora avrebbe preso il mezzo successivo".

La coppia è rimasta pazientemente in attesa dell'arrivo del mezzo pubblico successivo, che il destino ha voluto fosse lo stesso autobus guidato dallo stesso autista. Di fronte alla legittima domanda di spiegazioni circa il comportamento tenuto dall'uomo alla guida del bus, quest'ultimo si è giustificato affermando che aveva già effettuato la fermata e doveva ripartire.

La rete dei trasporti torinesi, sia pubblici che privati, non è nuova nel riservare questo tipo di trattamento nei confronti dei diversamente abili. Suscitò infatti scalpore l'episodio che nel 2015 ha coinvolto il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, il quale è stato lasciato a piedi da un taxista che aveva affermato di non caricare carrozzine.

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Articolo pubblicato il 13/08/2017