Bardonecchia (TO) - Inaugurata la personale di Guido Mannini
Guido Mannini

La mostra di pittura chiuderà i battenti sabato 12 agosto

Domenica 30 luglio le dune di Guido Mannini si sono posate sui monti dell’alta valle di Susa in quel di Bardonecchia.

E con esse i personaggi che dànno loro vita, sospinte dalla vena artistica del giovane talento piemontese che non vuole confini o limiti agli “Orizzonti di sabbia”, gli stessi che hanno lasciato una profonda traccia nel suo spirito nato libero come pure nel suo essere, consapevole che il messaggio trasmesso, al di là del tratto, riflette le emozioni profonde vissute e donate al suo pubblico, in verità sempre più numeroso.

Ed il "suo pubblico" ha risposto all’affascinante richiamo insieme con chi voleva conoscere Guido Mannini, voleva sentir narrare dalla sua stessa voce le storie di popoli lontani ma altrettanto vicini allorquando si trovano a confrontarsi con altre realtà che sanno comprendere, che sanno capire.

Un personaggio, Guido Mannini, che è il personaggio per eccellenza delle sue opere, schietto e diretto nel voler sapere e conoscere, nel saper apprendere e comunicare, nel voler attingere nuove sensazioni da proiettare nel futuro artistico e non soltanto. 

Ed anche nella scelta di chi doveva presentare questo nuovo evento, Guido Mannini ha saputo individuare la migliore professionalità nel famoso critico Michele Franco, profondo conoscitore dell’universo artistico che ruota attorno a personaggi  del passato e del presente.

Guido Mannini è il presente scaturito dall’iniziale riproduzione di opere famose e sfociato in ciò che oggi sono, ed in futuro saranno, le sue “creature”,  linfa vitale per una continua crescita artistica e spirituale.

Nell’incontro con l’artista è emersa la serenità con cui egli vive ogni istante della sua esistenza attinta proprio nel periodo trascorso con gli uomini blu, con i Tuareg che nel deserto sanno individuare la migliore scelta per la sopravvivenza personale che insegnano agli altri senza le tipiche gelosie occidentali.

Ed a quest’ultimo proposito, ci è piaciuto ricordare la riflessione che ricorda come ogni deserto abbia la sua oasi e che chi lo rispetta e lo frequenta prima o poi la incontra.

Come pure l’ultima vetrina che ha consacrato l’arte di Guido Mannini: l’esposizione di Dubai cui ha partecipato nel maggio scorso, scelto fra dieci artisti emergenti ognuno nel suo settore.

L’organizzazione ha saputo individuare in lui la migliore realtà, il miglior soggetto da proporre nel contesto della location ospitante, riconoscimento per chi meritava di entrare nell’élite godendo dei più strani ed illustri palcoscenici.

E Mannini accettò questa “sfida” portando i sui quadri là dove c’era la pista di sci con neve artificiale in netto contrasto con i cinquanta gradi esterni:

“Sono stato scelto – ha detto l’artista – per presentare una corposa rassegna delle mie opere e non soltanto per una piccola testimonianza”.

Segnale importante che sta a significare un'emozione significativa, quella che scaturisce da chi ama l’arte e sa riconoscere il talento innato di chi la professa:

“Io amo proporre – ha aggiunto Mannini – e propormi in contesti diversi e con opere diverse che sappiano suscitare anche stupore nel pubblico che le osserva. L’ultima conferma mi è giunta dalla partecipazione a Expocasa; lì ho potuto inserire un tassello importante nella rassegna dell’arredamento che è rappresentato dai quadri, e posso dire di aver ottenuto successo ed ottimi riscontri”. 

Guido Mannini vive a Torino ed ha lo studio nei pressi della Gran Madre dove ci ha confessato di ritrovare se stesso lontano dai frastuoni e dai contrattempi del quotidiano vivere, fra le “sue” dune immerso nei silenzi che tanto insegnano e che tanto sussurrano.  

“Orizzonti di sabbia” , in scena presso il Palazzo delle Feste di piazza Valle Stretta tutti i giorni dalle ore 16,30 alle 19, chiuderà i battenti sabato 12 agosto.

 

 

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Articolo pubblicato il 01/08/2017