Le protesta del CSA, Coordinamento Sanità e assistenza, davanti a palazzo Lascaris. La giunta tace?
Ieri mattina davanti a Palazzo Lascaris, in concomitanza con la riunione del consiglio Regionale, parenti di anziani non autosufficienti e volontari dl Coordinamento Sanità e Assistenza fra i Movimenti di Base, hanno manifestato sensibilizzando l’opinione pubblica a supporto della lettera aperta inviata da oltre 2400 cittadini al Presidente Sergio Chiamparino, per chiedere che diventino una priorità per la regione Piemonte, le esigenze e i diritti dei malati non autosufficienti adulti e anziani.
La situazione della parte più debole della popolazione, anche quest’anno non trova soluzione. Sono oltre 30000 gli anziani in Piemonte malati cronici non autosufficienti e le persone colpite da Alzheimer o altre analoghe forme di demenza in lista d’attesa, nonostante le loro esigenze sociosanitarie siano indifferibili.
Gli sforzi maggiori per salvare i malati da una sorte certa, restano a carico delle famiglie, mente latitano i servizi pubblici della Regione Piemonte che dovrebbero invece intervenire.
Alla giunta Chiamparino vengono riproposte tre richieste, per dare subito, risposte e diritti ai malati anziani non autosufficienti.
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Incentivare le cure domiciliari
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Inserire tempestivamente i malati anziani non autosufficienti in RSA
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Garantire il diritto alla continuità terapeutica
Emerge inoltre l’inspiegabile comportamento dell’ASL TO3, che mentre continua a non garantire l’inserimento dei disabili gravi nelle RSA, dopo la riabilitazione o la lungodegenza, ha chiuso il bilancio del 2016 con un attivo di 7 milioni di euro.
In attesa di risposte da parte della Giunta o delle forze politiche rappresentate in consiglio regionale, quali conclusioni potremo trarre?
Disorganizzazione, Incapacità gestionale o cinismo e menefreghismo nei confronti degli anziani ed i più deboli?
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Articolo pubblicato il 26/07/2017