Serbia - impedito l'accesso a 20 mila migranti.

Si tratta del bilancio di un anno di attività delle pattuglie miste di esercito e polizia alle frontiere con Bulgaria e Macedonia.

BELGRADO - In un anno di attività, le pattuglie miste di esercito e polizia serba in servizio alle frontiere con Bulgaria e Macedonia hanno impedito l'ingresso in Serbia di 20.167 migranti illegali, contrastando efficacemente l'attività criminale dei trafficanti di esseri umani.

Lo ha detto il ministro della difesa Aleksandar Vulin, che a 12 mesi dall'entrata in servizio delle pattuglie ha ispezionato, insieme al capo di Stato maggiore generale Ljubisa Dikovic, un tratto del confine serbo-bulgaro all'altezza di Zajecar.

Grazie all'opera delle pattuglie congiunte, ha osservato il ministro, in Serbia si trovano attualmente non più di 5 mila migranti, un numero che senza la loro azione sarebbe stato certamente molto più alto.

"Se non ci fosse stata la loro azione non potremmo parlare oggi di situazione stabile e pacifica in Serbia, non potremmo dire di controllare la crisi dei migranti", ha aggiunto Vulin, che nel precedente governo guidato da Aleksandar Vucic (l'attuale presidente) ricopriva l'incarico di ministro del lavoro e affari sociali, responsabile per la crisi dei migranti.

cdt.ch

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Articolo pubblicato il 23/07/2017