Torino. Cani guida

I soliti ritardi culturali della GTT

La scorsa settimana si è saputo ed abbiamo scritto, che un taxista, a fine giugno, si era rifiutato di far salire sulla sua auto un cliente accompagnato dal suo cane guida.

Forse proprio a seguito  di quell'accaduto, in questi giorni, vediamo affissa ai vetri  dei bus una locandina  che desta curiosità.

Il titolo della locandina è :"Consigli da un cane guida per ciechi" ed è come se  a parlare fosse proprio il cane guida per sensibilizzare l'opinione pubblica.

C'è una presentazione ed una spiegazione sul come ci si debba comportare nei suoi confronti. Spiega, il cane,  di avere una maniglia sulla schiena detta guida, di essere gli occhi della persona che accompagna.

Dice inoltre che quando è al lavoro non si deve distrarlo col cibo e non lo si deve chiamare .

Quando attraversa la strada ci si deve fermare a distanza per non spaventarlo.  Quando si parla con la persona che guida non si deve prendere il suo guinzaglio.

Lo si deve aiutare nel passaggio sulle rampe ed evitare di occupare il marciapiede o le strisce pedonali con auto o moto in quanto costituiscono un ostacolo e pericolo per chi accompagna.

Chiede di essere aiutato a trovare posto per lui e per chi accompagna a trovare posto sui mezzi pubblici. Ricordiamo che il loro è un vero e proprio servizio per chi non vede. I cani guida sono gli occhi di chi non vede.

Una campagna di sensibilizzazione particolare per far comprendere ciò che in molti non riescono a vedere.

Ma ci saranno arrivati da soli alla GTT?

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Articolo pubblicato il 20/07/2017