Torino, quel cappellino che dovrebbe destar compassione, cosa nasconde?

Il Governo continua a gestire con irresponsabilità e leggerezza, la bomba immigrazione.

Il tema sull'immigrazione è sempre più caldo e, se volessimo associarlo alle temperature di questi giorni, soffocante.

A Torino è stata rilevata la più grande occupazione abusiva in Italia nelle palazzine  dell'ex villaggio Olimpico ex Moi, senza contare altre situazione istigate dai Centri Sociali ove coabitano italiani, sbandati di varie provenienza ed immigrati clandestini o paracadutati dal nostro provvido governo.

Oltre 3000 clandestini sono in arrivo in Italia  e mentre all'ex Moi sono partiti i percorsi formativi per l'inserimento nel mondo del lavoro degli occupanti, nel centro della città, i migranti, bivaccano in modo stabile ormai da tempo sotto i portici e non solo.

Nel centro di Torino va in scena continuamente  il "racket del cappellino " dei migranti allo sbando in cerca di contributi da parte di coloro che passeggiano o camminano frettolosamente per recarsi al lavoro o badare a questioni domestiche o famigliari.

L'immigrazione incontrollata, senza regole alcune , con forti speculazioni che coinvolgono come vittime di soprusi da parte della malavita, gli stessi poveracci che bivaccano sulle strade, genera nei cittadini onesti il germe del razzismo, in quanto i residenti non hanno piacere di sentirsi assillati e di dare ulteriori contributi per alimentare una situazione priva di sbocchi.

Ormai è una problematica,  sempre più sentita ad ogni latitudine.

Il Governo non può continuare a trastullarsi, minacciando la voce grossa in Europa, ricevere i conseguenti e scontati sberleffi per l’inefficienza con la quale gestisce il riconoscimento di chi ci invade  e poi procedere come se nulla fosse successo.

E’ ormai indifferibile l’assunzione di decisioni, anche drastiche al riguardo in quanto  non è possibile trasformare le città in un campo di profughi in cerca di soldi facili nel cappellino.

Questa non è la giusta forma d'integrazione, bensì cinismo nei confronti di chi arriva, profughi o furbetti invasori che siano e disprezzo nei conforti del cittadino italiano residente e contribuente .

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Articolo pubblicato il 14/07/2017