Dati personali in cambio di servizi. Troveremo lavoro con Google?

Le potenzialità ed i rischi dei colossi digitali

Il Financial Times ha dato la notizia che Google rischia di dover pagare 1 miliardo di euro di multa. Il colosso digitale parrebbe aver infranto la normativa antitrust, in Europa dovrà quindi cambiare il modo in cui funziona. Il motivo sembra la priorità data ai risultati di Google Shopping al momento della ricerca di prodotti in Rete.

Da tempo si discute del rischio che certi aggregatori offrano una determinata inquadratura delle informazioni che trasmettono. Tant’è che è notizia recente: pare che l'autorità per le Telecomunicazioni russa (Roskomnadzor) l’abbia inserito nella sua 'lista nera', cioè i siti che contengono informazioni la cui diffusione è vietata in Russia.

Lo diceva già il fondatore del Movimento Cinque Stelle Gianroberto Casaleggio: “Facebook e Google e altri colossi del web conoscono di noi più dei nostri amici e in futuro sapranno ancora di più. Queste informazioni possono essere utilizzate per vari scopi, non solo per proporci dei prodotti o dei servizi, come è stato evidenziato dal cosiddetto "Datagate". È opportuno un controllo più stretto sulla gestione dei dati personali da parte dei governi, un nuovo sistema di regole”.

Sembra che a breve partirà il servizio Google for Jobs, ma è già attivo negli Stati Uniti, per ricercare le offerte di lavoro sulle piattaforme professionali specializzate. La grande G diventerà quindi la centrale dove cercare lavoro: non stupirebbe che presto i primi risultati della ricerca possano essere appannaggio di aziende che magari hanno investito in Google per essere in quella posizione.

Per quanto diverse possano essere le opinioni rispetto al “partito” Movimento Cinque Stelle, va riconosciuta la necessità di normare l’utilizzo e l’acquisizione di informazioni, risorsa sempre più importante man mano che il Web e il marketing assumono un focus sull’individuo e non più su categorie di individui. Soprattutto nel momento in cui i colossi della Rete, si pensi ai motori di ricerca, hanno sgominato gli avversari e diventano la prima, e per certi versi l’unica, scelta di chi vuole cercare qualcosa su Internet, vuole tenersi in contatto con gli amici, vuole fare acquisti.

L.V.C.

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Articolo pubblicato il 23/06/2017