COMUNICATO STAMPA - Segreterie Provinciali di Torino

Attivista centri sociali denuncia di aver subito violenza, respingiamo al mittente accuse false e strumentali contro operato poliziotti delle volanti

Abbiamo atteso gli sviluppi prima di intervenire sulla vicenda della ragazza che asserisce di aver subito violenza ad opera di poliziotti delle volanti ma, di fronte ad una deriva antipolizia a cui partecipano rappresentanti istituzionali, non possiamo e non vogliamo tacere.

A noi non sfugge che dietro le assurde accuse rilanciate attraverso il solito canovaccio dell’area antagonista vi è una strumentalizzazione politica ad opera del partito dell’antipolizia pronto a gettarsi, come una iena, sulla presunta preda con l’uniforme.

Accuse indegne e ipocrite da parte di chi, dietro l’ipocrita facciata della richiesta di verità, ha già emesso sentenza di condanna a prescindere dalla conoscenza dei fatti.

Ciò è ancor più grave se a partecipare a questo gioco al massacro si prestano rappresentanti politici locali o nazionali che siano.

Non temano i cittadini per bene ed i colleghi tutti, sappiamo per certo che tutto si è svolto secondo procedura e che nessuna violenza gratuita è stata perpetrata in danno della ragazza che accusa i poliziotti.

Siamo i primi a chiedere che la magistratura accerti in brevissimo tempo lo svolgersi degli eventi, ciò consentirà a noi di percorrere tutte le strade possibili affinché chi ha ordito, organizzato ed ha contribuito a innescare questo gravissimo atto di aggressione per impedire ai poliziotti di continuare a fare loro dovere, ne paghi le conseguenze.

Siamo stufi di assistere a questo giochino in cui gli aggressori diventano vittime e viceversa.

Già digeriamo a fatica l’autorizzazione concessa a manifestare e organizzare carnevalate davanti alla sede delle volanti per rendere pubblico e asseverare la mistificazione di un fatto; ma ciò che tuttavia non consentiremo, è di giocare con le vite e la dignità professionale dei poliziotti.

Non ardiamo di giustizialismo e non amiamo aver ragione per partito preso, ma contro chi manipola la verità e diffonde l’odio contro i tutori dell’ordine i segnali processuali consequenziali non possono dar adito ad equivoci e, soprattutto, non possono lasciarsi intimidire da estemporanee manifestazioni di protesta che tutti sanno fondarsi sull’odio verso le forze dell’ordine, privo di reale fondamento.

A noi, ai poliziotti che tutti i giorni difendono i cittadini e le istituzioni questi nemici dello Stato non ci impressionano e saremo pronti, sempre e ovunque, a lottare per la democrazia, la legalità e contro i fautori e gli accoliti del disordine: contro di loro e contro le loro spudorate menzogne!!!


Torino, 14 giugno 2017
SIULP SAP SIAP
Bravo Perna Di Lorenzo

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Articolo pubblicato il 15/06/2017