Regione PIemonte - Sanzioni alla Russia: dietrofront del Presidente Chiamparino
Foto di repertorio (IlSole24Ore)

Import/export piemontese penalizzato dalla crociata anti Putin

 "Sostenendo l'assenza di danni all'export piemontese per le sanzioni economiche alla Russia, Chiamparino dimostra di vivere fuori dalla realtà economica dell'Italia e del Piemonte che dovrebbe governare. I dati delle associazioni imprenditoriali di categoria raccontano tutta un'altra realtà". 

Maurizio Marrone, Consigliere Regionale FDI-AN del Piemonte, e Augusta Montaruli, Esecutivo Nazionale FDI-AN, attaccano l'operato della presidenza e spiegano come l' "operazione" abbia prodotto perdite da 7,5 miliardi di euro a livello nazionale in due anni di sanzioni, con picchi nel settore automobilistico (-60%), metallurgico (-36%), alimentare (-34%) e tessile (-31%): 

"Un disastro che vede il Piemonte come una delle regioni italiane più colpite dal peggioramento dei rapporti con la Russia con una diminuzione dell'export che l'Unione Industriale di Torino indica al 19%, valore doppio rispetto alla media nazionale, mentre la Coldiretti piemontese segnala 60 milioni di euro bruciati annualmente dal comparto frutticolo regionale".

Marrone e Montaruli insistono puntando il dito sui democratici italiani e piemontesi che preferiscono sacrificare l'economia piemontese sull'altare della crociata contro Putin piuttosto che avere il coraggio di una politica estera autonoma e sovrana in difesa degli interessi nazionali.

"Ora Chiamparino - concludono - afferma il paradosso assurdo per cui il Piemonte avrebbe addirittura aumentato il proprio export in seguito alle sanzioni economiche, ma gli ricordiamo che non è più una sua scelta discrezionale intervenire o meno nei confronti del governo centrale per ritirarle: è vincolato a prendere posizione in Conferenza Stato-Regioni contro le sanzioni alla Russia dal nostro ordine del giorno 529 approvato dal Consiglio Regionale all'unanimità un anno fa".

 

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Articolo pubblicato il 15/06/2017