Torino - Moschee aperte a tutti?

Necessario un chiarimenteo della Sindaca Appendino

Domenica pomeriggio alcuni militanti di Forza Nuova volevano entrare nelle moschee aperte di Torino, per verificare di persona le condizioni e l'attività di questi luoghi, ma, alla faccia delle dichiarazioni della Sindaca Chiara Appendino, è stato loro vietato l'ingresso.

"Ci siamo presentati - ci ha detto Luigi Cortese, responsabile delle comunicazioni -  alle 19.30 presso la moschea di Via Chivasso, zona Corso Giulio Cesare, dove alcuni islamici avvistati i nostri ragazzi, muniti di maglia FN, hanno bloccato l'ingresso alla stessa via circondandoli e "quasi" minacciandoli.

Onde evitare colluttazioni, i militanti hanno fatto dietro front per dirigersi presso la moschea di Corso Regina 160 dove, sempre i musulmani presenti, hanno allertato i Carabinieri per impedire loro l'accesso; i militi hanno bloccato i nostri ragazzi "consigliandogli" di evitare di entrare perché c'erano presenti anche i cosiddetti antagonisti (anarchici dei vari centri sociali cittadini)".

L'evolversi dei fatti lascia perplessi in quanto contrasta con la presunta distensione annunciata dall'Amministrazione comunale che ha caldeggiato queste iniziative della comunità islamica.

Ancor più perplesso Cortese che ci ha manifestato una certa forma di prevaricazione nei confronti della cittadinanza cui egli appartiene e fa parte dell'intero patrimonio sociale cittadino:

"Questa è la libertà dei musulmani? Questa era la giornata di apertura delle moschee tanto promulgata dalla sindaca? Forse nel suo post la sindaca ha dimenticato di dire che le moschee erano aperte ma non per tutti i torinesi:

Per quelli come noi, che si preoccupano della deriva islamista, sono chiuse e come risposta alla nostra pacifica azione abbiamo ricevuto solo le minacce dei cosi "coccolati" ospiti".

Forza Nuova ha annunciato che chiederà un chiarimento alla sindaca ed alla comunità islamica:

"I metodi di intimidazione non fanno altro che aumentare la nostra preoccupazione per questo fenomeno".

 

 

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Articolo pubblicato il 13/06/2017