Sfiorato il secondo Heysel, di chi la colpa ?

Una tragedia annunciata ed ampiamente prevedibile. Ma chi ha firmato i permessi e le ordinanze che permettevano un tale evento nell'era del terrorismo globale ?

Nella giornata di ieri nel primo pomeriggio stavo tornando a casa e passando dal centro ho visto la pacifica invasione dei tifosi che si recavano verso piazza San Carlo, migliaia di maglie bianconere e bandiere sciamavano in attesa della finale, papà con bambini e comitive di giovani, l'atmosfera era quella delle grandi attese nonostante il popolo bianconero sia cosciente di una specie di maledizione che pende sulle finali.

 

Anche mia moglie mi aveva detto “perchè non ci vai anche tu, comunque vada sarà una festa”, e lo ammetto che ero stato tentato ma poi il mio pensiero è tornato all'Heysel quando per puro caso non riusci a partire con il bus che ci avrebbe portato a quella maledetta destinazione. Ho pensato che nell'era del terrorismo quella piazza era troppo pericolosa e mi sono chiesto perchè a Torino non era stato predisposto quanto fatto a Madrid e cioè la cosa più semplice del mondo, allestire dei maxi schermi all'interno di uno dei due stadi di Torino.

 

Il Comunale ieri sera era spento, muto, eppure è una struttura comunale ed avrebbe potuto ospitare tranquillamente ed in tutta sicurezza tutta quella marea umana. Si sarebbe potuto anche far pagare un obolo di due euro a persona per rientrare delle spese di allestimento. Anche i controlli sarebbero risultati più semplici in quanto impianto dotato di tornelli.

 

Purtroppo Torino è una città che sembra non aver imparato nulla dalla tragedia dell'Heysel, una città che nonostante il suo motto (Torino non sta mai ferma) oggi è immobile, un immobilismo dovuto forse alla paura di sbagliare che immancabilmente conduce a nuovi disastri.

 

Era sin troppo semplice prevedere che qualsiasi evento avrebbe potuto causare una tragedia, qualsiasi evento casuale, qualsiasi rumore sospetto per non parlare poi se qualche mente malata islamica avesse voluto causare un attentato. Questo dovrebbe far riflettere gi “analisti” sulle capacità terroristiche dell'ISIS, ieri c'erano due obiettivi facili facili ma hanno scelto Londra, probabilmente perchè in Italia non hanno ancora nessun pazzo pronto ad immolarsi.

 

Ma non dobbiamo perdere di vista quanto accaduto a Torino, i fatti erano prevedibili e ci sarà pur qualcuno che avrà firmato l'ordinanza per la festa in piazza San Carlo, ci sarà pur qualcuno che dovrà rispondere per un atto del tutto incomprensibile che poteva provocare una strage.

 

Peccato perchè doveva essere una notte di festa e si è trasformata nell'ennesima tragedia e ancora una volta per l'imperizia di chi dovrebbe pensare alla nostra sicurezza.  

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Articolo pubblicato il 04/06/2017