All'oratorio san Filippo Neri, a Torino, Massimo Centini presenta : Torino città magica, fantastica e leggendaria

FHKGFIl 16 Maggio alle ore 21 , all'oratorio San Filippo Neri vi sarà la presentazione del nuovo lavoro di Massimo Centini, noto scrittore torinese, antropologo dedito alla ricerca ed alla didattica. Si tratta del testo: "Torino Magica, Fantastica e Leggendaria" (ed Il Punto-Piemonte in Bancarella) un dizionario in cui le voci sono orientate in ordine alfabetico. Alcune  si riferiscono a termini generici quali, ad esempio, Magia, Esoterismo e simili. Vi sono poi,  descrizioni, oltre a quelle relative a luoghi particolari quali la Gran Madre, piazza Statuto  il cimitero di san Pietro in Vincoli, i nomi degli autori che in qualche modo hanno contribuito a fare di Torino una città non solo magica, ma anche fantastica.

Il testo è stato presentato in anteprima al Circolo della Stampa dall'autore, e da Franco Pezzini, scrittore , saggista impegnato nello studio dei rapporti fra letteratura, cinema e antropologia con particolare attenzione al gotico ed al fantastico. Si tratta di un lavoro  di cui si avvertiva la mancanza nel panorama editoriale, che ha come focus Torino e la sua mitologia. Per la prima volta sono stati raccolti in un unico libro fatti veri e falsi, miti, credenze, luoghi, personaggi e tante altri argomenti  relativi ad una città la cui nomea è spesso ammantata dall'aura magica.


Torino - magica - fantastica  e leggendaria  propone al lettore l'occasione per conoscere, attraverso voci sintetiche ed essenziali, moltissimi aspetti di una peculiarità che caratterizza la città subalpina e che la rende unica nel panorama italiano. Ma oltre a informare, con queste pagine l'autore ha anche voluto fare un po' di chiarezza, suggerendo chiavi di lettura razionali e storiche, al fine di indicare quali possono essere le origini di numerosi miti profondamente radicati nell'immaginario di tanti torinesi e non solo...

Un impegno finalizzato  a "fare un po' di ordine", come spiega Massimo Centini "e proporre così un quadro che possa inglobare nel suo perimetro anche persone, argomenti e riferimenti ad ambiti a latere, ma che si connettono al tema per peculiarità intrinseche. Il libro è il primo tentativo in questo senso: fisiologicamente avrà le sue carenze, vi potranno essere, forse, alcune  ingenuità e magari alcuni errori, ma  la speranza è che possa rappresentare una prima piattaforma  sulla quale immaginare altre edizioni, aggiornate e in­tegrate, utili per chi fa del mito della Torino magica un'occasione di lavoro (penso a quanti in modo diverso operano nel turismo), ma soprattutto per quanti amano questa città e si sentono un po' offesi quando qualcuno la definisce biecamente un luogo de­moniaco".

32R23R5"Le pagine di questo dizionario hanno la speranza di fare un po' di chiarezza, offrendo, con le sue voci, l'opportunità per comprendere quali siano le radici di leggende e credenze che ancora aleggiano su Torino". Siamo soliti pensare alla Scienza" - continua Centini -  come una branca razionale del nostro sapere, al pari di un bel tavolo il cui piano è irregolare, rugoso, con alcuni tagli. Passandoci la mano sopra queste irregolarità si avvertono e  sono fonte di disturbo.  Se però prendo un po' di mastice, colmo e  regolarizzo con questo tutte le increspature della superficie  e  comincio a seppiarlo fino a che non diventa perfettamente liscio, come se fosse nuovo, ho una immagine verosimile di quel che è la nostra Scienza".   


"La possiamo paragonare alla superficie del tavolo; il mastice ha eliminato i
buchi, le lacune come,  allo stesso modo,  i miti tamponano le carenze creando un'altra storia, rassicurante e capace di giustificare discontinuità  nel percorso storico di determinate vicende,  eventi  che non possono essere spiegati, o per lo meno che non si riescono a spiegare".  

Francesco Pezzini ha presentato Torino come città di passaggio, percorsa da  viaggiatori legati alla tradizione della Torino magica: Nostradamus, Paracelso, Cagliostro , Saint Germain ed un gran numero di altri: impossibile citarli tutti, anche se di questi passaggi non sappiamo con certezza quanto vi si di vero o se alcuni episodi siano pura leggenda. Vi sono personaggi che non sappiamo neanche se sono esistiti, come saint Germain. Con Nostradamus il discorso si fa più facile poichè esiste una targa famosa (vera?), che ricorda la sua temporanea presenza  in città.

Un intersecarsi di figure come ad esempio Erasmo da Rotterdam che, non è un mago, ma ha lasciato una impronta notevole. Si è convertito a Torino, ha discusso la tesi a Torino, laureandosi nella nostra città, anche se  Luigi Firpo sosteneva, scherzando, che aveva discusso da noi la tesi da noi perchè era più facile... Al pari di Erasmus, i tanti che sono passati da Torino, una parte almeno, hanno lasciato un'aura fantastica, avvertibile ancora oggi, assorbita in seguito dagli scrittori.  "io non mi ritengo uno scrittore - afferma Centini - ma un "manipolatore di  conoscenze che offro al pubblico di lettori, affinché tragga le sue conclusioni".  Pezzini si è chiesto come mai alcuni luoghi, facenti parte della geografia cittadina siano considerati negativi, come piazza Statuto, considerata la piazza demoniaca per eccellenza.  

"La piazza mi ha sempre colpito molto, ancor prima che mi venisse l'idea di scrivere il dizionario", ha risposto Centini . "Ho sempre sentito dire: " E' il punto nero di Torino, perché c'è la stella al contrario sulla testa dell'angelo, perchè è uno dei punti del triangolo magico, qualcuno inoltre asserisce che nella piazza c'è una porta che conduce addirittura all'inferno. Poi non dobbiamo  dimenticare quando prese  fuoco il cinema Statuto: si è parlato a lungo di maledizione. Ci troviamo di fronte ad un pensiero mitico, che ha due tipi di sostenitori: una parte di questi sostiene le proprie teorie di altro tipo, che possono essere ideologiche, biecamente commerciali, tipo vendere libri, o trovare il cliente a cui fare le carte e via di seguito. Un'altra si suddivide a sua volta  in due gruppi. Il Primo gruppo ci crede davvero, mentre il  secondo è costituito da persone che non ci credono, ma che provano un certo qual timore nei confronti dell'argomento, per lo più per via di una buona dose di superstizione, che condiziona il loro comportamento nei confronti della materia".

"Oggi ci viene spontaneo ridere di alcuni comportamenti adottati da alcuni  personaggi televisivi degli anni 70, in un'epoca in cui stavano cominciando a muovere i primi passi le televisioni private. Mi divertivo ad osservare le carabattole che questi sedicenti "operatori dell'occulto" avevano sul loro tavolo, le statuette più improbabili di varie divinità, sovente si vedeva in bella vista l'immagine del Cristo, in un guazzabuglio incredibile di oggettistica bislacca. Ricordo in particolare uno di questi personaggi che raccomandava di appoggiare allo schermo del televisore  la parte dolente: lui, ponendo la mano sulla telecamera, pretendeva di far giungere il suo fluido fino alla persona malata, che avrebbe beneficiato in tale modo della sua originale cura".

"Questo non l'ho aggiunto al libro, mi vergognavo, ma cito il personaggio per32TT puro dovere di cronaca. Bisogna tenere conto di una cosa: in questo momento ridiamo di tutto ciò, ma non è detto che tutti ci si possa credere completamente indenni da simili influenze per il fatto che ci sono momenti in cui quello che possiamo definire il nostro background antropologico,  con quello  psicologico, possano "craccare" le nostre difese razionali, i nostri "anticorpi culturali" che ci difendono dalle false illusioni, dai maghi. Ci sono momenti in cui tutto si indebolisce, le nostre difese in primis, incalzate da eventi imprevisti che non riusciamo a controllare e così volgiamo lo sguardo all'irrazionale, abbracciandolo e facendolo nostro".

Nel dizionario, in cui gli appassionati ritroveranno materiale in abbondanza per comprendere il substrato "magico" di Torino,   le  singole voci sono orientate in ordine alfabetico.   Alcune sono riferite alla spiegazione di semplici  termini generici: quali  Magia, o Esoterismo.  Poi vi sono elencati oltre ai  luoghi particolari, quali la Gran Madre, o  il cimitero di san Pietro in Vincoli, i nomi degli autori che in qualche modo hanno contribuito a fare di Torino una città non solo magica, ma anche fantastica e leggendaria.

 

Massimo Centini : Torno citta magica, fantastica, leggendaria.

ed.Il Punto-Piemonte in Bancarella 

Euro 15

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Articolo pubblicato il 13/05/2017