Come abbiamo avuto modo di rendere noto ieri mattina, nel riferire dell’approvazione del bilancio preventivo del Comune per il 2017, senza la partecipazione dei consiglieri di minoranza, il M5S, in sede di dichiarazione di voto, provvedeva a ritirare gli impegni che sindaca e giunta avevano concordato con enti e categorie fortemente penalizzati dai preannunciati tagli nell’erogazione di contributi, in precedenza annunciati da parte della Città.

In seguito ai paventati tagli dei contributi alle scuole paritarie di Torino, c’era stata nei giorni scorsi la mobilitazione di oltre mille genitori degli allievi che frequentano le 57 scuole paritarie torinesi.

Erano altresì intervenuti con un appello alla sindaca, l’arcivescovo Nosiglia e 14 parroci.

Il 3 maggio, mentre il consiglio comunale discuteva il bilancio, si è tenuta anche una manifestazione di sensibilizzazione, dinanzi a Palazzo Civico, con la partecipazione dei responsabili ed insegnanti di tali scuole e rappresentanze dei genitori degli alunni.

Sono innegabili, in seguito a questa decisione, le ricadute economiche a carico della famiglie degli allievi.  

Provvediamo a pubblicare integralmente il comunicato emesso dalla presidenza della Fism, Federazione che raggruppa e rappresenta le scuole paritarie operanti a Torino.

«Sorpresa, e disappunto. Come commentare diversamente la decisione del gruppo di maggioranza al Consiglio comunale di Torino, che ieri ha deciso di ritirare l’emendamento con cui si sarebbero dovuti ridurre i tagli alle spese per la cultura e per sostenere l’impegno del Comune con le scuole materne Fism e la scuola ebraica?

Il Comune ha fatto marcia indietro dopo oltre un mese di annunci, trattative, incontri, riunioni, promesse.

Oggi, come se non fosse successo nulla, siamo punto e daccapo: salta la promessa del Sindaco di ridurre il taglio; e dunque genitori, famiglie, gestori di scuole si ritrovano a dover farei conti con spese che saranno più salate e che metteranno a rischio il proseguimento delle normali attività didattiche, compromettendo anche– in prospettiva – il mantenimento degli attuali posti di lavoro.

Non intendiamo, e non tocca a noi, discutere le ragioni tecniche o di schieramento politico che hanno portato la maggioranza a ritirare  l'emendamento al bilancio.

Non possiamo, però, non osservare che di fronte a un impegno solenne e pubblico dell’amministrazione comunale devono corrispondere atti amministrativi e procedure coerenti con le decisioni politiche annunciate.

Esprimiamo ancora una volta la nostra preoccupazione per la continuità di un servizio che la Città ha sempre ritenuto essenziale, tanto da firmare con la Fism e la Scuola ebraica un’apposita convenzione che riconosce il valore e il significato di queste attività (convenzione che ora deve essere rinnovata).

Non si vorrebbe, inoltre, che le legittime, civili, educate manifestazioni venissero fatte passare come superflue ingerenze: dietro le scuole ci sono migliaia di famiglie e di lavoratori torinesi che hanno tutto il diritto di far sentire la loro voce.

Malgrado questo grave incidente rimaniamo fiduciosi nell’impegno politico del Sindaco e dell’amministrazione comunale, attendendo che superato l’esame del bilancio preventivo, si possa tornare a ragionare di riduzione dei tagli in sede di assestamento.

Siamo anche completamente disponibili a supportare ogni strategia della Città e delle istituzioni per individuare fonti di finanziamento che consentano di ridurre, o azzerare, i tagli annunciati per le scuole e la cultura. In particolare riteniamo che si debba compiere ogni sforzo per recuperare dal Governo centrale le somme dovute alla Città.

Alle famiglie, che sono le più penalizzate da questa situazione, chiediamo di continuare a dare fiducia e sostegno alle scuole paritarie affinché continuino a svolgere il loro servizio pubblico con la qualità e l’impegno di sempre”.

Luigi Vico - Presidente Fism Torino

don Angelo Zucchi - Vicepresidente Fism Torino