Torino. I centri sociali e i consiglieri comunali del M5S irrompono nella manifestazione del primo maggio

Le segreterie dei sindacati autonomi di Polizia SIULP, SAP e SIAP, chiedono alla sindaca Appendino “da che parte sta”

Scontri al corteo del primo maggio ieri mattina a Torino tra la polizia e un gruppo di aderenti ai centri sociali, tra cui si sono distinti consiglieri  comunali del M5S.

In coda alla manifestazione per la festa del lavoro, il gruppo di circa 200 antagonisti voleva raggiungere piazza San Carlo, armati di bastoni e mascherati, dove era in corso il comizio dei sindacati con la sindaca Appendino ed il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.

È cominciato così un lancio di uova e sassi contro i poliziotti, che hanno risposto con alcune cariche.

Quest’aggressione segue le tracce del corte antiproibizionista di ieri, durante il quale una macabra messa in scena, anche documentata dal nostro giornale, incitava implicitamente alla violenza contro le forze dell’ordine.

Pubblichiamo integralmente il comunicato dei sindacati di Polizia, con il quale si chiede “alla sindaca di Torino che si esprima e dica a chiare lettere cosa pensa e da che parte sta”.

Nell’associarci alla loro presa di posizione, vorremo chiedere anche noi a Chiara Appendino con quale coerenza ha partecipato a quella manifestazione, quando nel suo programma elettorale e nel suo ruolo, si propone la “decrescita  che condanna la gente a sopravvivere”.

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Segreterie Provinciali di Torino

COMUNICATO STAMPA

SCONTRI PRIMO MAGGIO 2017: BASTA ALIBI E SILENZI, MENTRE LA PROFESSIONALITA’ DEI “MANICHINI ANIMATI” GARANTISCE L’ESERCIZIO DEMOCRATICO DA CHE PARTE STA IL SINDACO DI TORINO?

 

Anche nella giornata della Festa dei Lavoratori, i soliti PROFESSIONISTI DEL DISORDINE, i quali nulla hanno a che fare con chi davvero il lavoro lo suda o, peggio ancora, lo cerca, hanno messo in scena la loro becera strategia mirata ad attaccare i LAVORATORI delle Forze di Polizia ed impedire il legittimo esercizio democratico della celebrazione del primo maggio.

Gli uomini del REPARTO MOBILE, così come tutto il personale impiegato in Piazza, ancora una volta hanno dimostrato quale sia il livello della loro altissima professionalità, impedendo ai facinorosi di riuscire nei loro intenti bellicosi e dimostrando che i “manichini in divisa”, vilipesi in modo ignobile in occasione della cannabis parade, sono sempre pronti a mettersi al servizio delle Istituzioni ogni qual volta le esigenze lo richiedano.

Un plauso quindi a tutti coloro che oggi, con il loro servizio, hanno garantito, da LAVORATORI, che la FESTA DEI LAVORATORI potesse avere un esito pacifico e normale.     Chiediamo, invece, con forza quale sia il pensiero delle istituzione politiche locali ed in special modo della sindaca di Torino. Il suo assordante silenzio su molte ultime vicende che riguardano il rispetto della legalità e della sicurezza urbana è diventato insopportabile e foriero di legittimi dubbi circa la consapevolezza del ruolo rivestito.

Quali rappresentanti della stragrande maggioranza dei poliziotti torinesi, che pagano le esose imposte comunali, vogliamo sapere, senza se e senza ma, se la sindaca di Torino è dalla parte dei lavoratori in divisa o dalla parte dei suoi consiglieri comunali, come la sempre più tristemente nota Maura Poli, che fanno continuamente sfoggio del loro spregio verso le Istituzioni passando dal piantare marijuana nei parchi pubblici al giustificare, ridendone, la vomitevole pantomina di sabato scorso che ha visto le sagome di due poliziotti investiti dal furgone del centro sociale a lei molto caro arrivando, come oggi, a porsi alla testa degli assalitori ai contingenti di Polizia per poi fingersi vittima e richiedere, con incredibile faccia tosta, lo stato d’accusa di chi ha organizzato e diretto i servizi di ordine pubblici odierni.

Nell’esprimere plauso e solidarietà ai vertici delle Questura, chiediamo che la sindaca di Torino si esprima e dica a chiare lettere cosa pensa e da che parte sta. Per quanto ci riguarda sappia, comunque, che non rinunceremo al nostro ruolo e non lasceremo mai che la gestione dell’ordine pubblico sia affidata alle incoscienti mani di consiglieri comunali la cui aspirazione è piantare marijuana ovunque e permettere l’impunità agli amichetti dei centri sociali torinesi.

 

Torino, 1 maggio 2017

SIULP  SAP  SIAP

      Bravo Perna Di Lorenzo

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Articolo pubblicato il 02/05/2017