Torino. Un fantasma denominato “Città Metropolitana”

Lo sconcerto di un sindaco delle Valli di Lanzo e del coordinatore di Piemonte Stato

Abbiamo avuto in più occasioni modo di esporre la situazione in cui versano o verranno progressivamente a trovarsi gli edifici scolastici dei Comuni e le strade ex provinciali che dovrebbero essere monitorate dalla Città Metropolitana di Torino, priva di mezzi e contributi propri, dopo l’ingloriosa fine delle province.

Purtroppo oltre alla denuncia dei paventati rischi teorici e il disappunto di numerosi cittadini che normalmente percorrono quelle strade, le lamentele arrivano anche da parte dei sindaci dei Comuni interessati.

Appelli, da quanto ci risulta, ne sono stati lanciati tantissimi, purtroppo inevasi. C’è un caso recente  di cui siamo venuti a conoscenza e riguarda le tratte stradali di competenza della città metropolitana, gravitanti intorno al comune di Pessinetto nell’alta valle di Lanzo.

Ce ne parla Fabrizio Pettinato, portavoce della sez. Valli di Lanzo del Movimento politico indipendentista Piemonte Stato.

“ Abbiamo inviato richiesta formale al sindaco di Pessinetto, di poter prendere visione degli atti con i quali il Comune ha più e più volte sollecitato la Città Metropolitana ad intervenire.
Ringraziamo il sig. Sindaco Gianluca Togliatti, prosegue Pettinato, per la completa disponibilità dimostrata. Con un sorriso, ci ha mostrato “solo” le richieste dal 2016, sennò ci saremmo persi…”
Tralasciando le richieste minori, con il sindaco di Pessinetto, il coordinatore del Movimento Indipendentista Piemonte Stato, ha potuto visionare gli interventi ritenuti urgenti, in quanto pericolosi, che evidenziamo:
• Per quanto riguarda il “cedimento stradale in fraz. Mombresto” vi sono 5 segnalazioni del: 9/1, 27/1, 10/3, 26/11 nel 2016 e l’ultima il 27/3 del corrente anno.
• Per la “sistemazione versante in frana in località Ca’ di Spagna” abbiamo 3 segnalazioni del 10/3 e del 26/10 nel 2016 e del 18/2 del 2017.
• Per quanto riguarda “intervento di ripristino asfalto in lo. Gisola sono state comunicate 3 segnalazioni del 8/8, 13/8 e 22/10 del 2016.


“A queste ha fatto seguito il silenzio dei fatti”,, conclude Pettinato,

“ Questo argomento non è da sottovalutare perché, oltre all’evidente pericolo di un cedimento o di una frana, anche  “semplici” buche più o meno (sempre più sovente “più”) profonde, possono comportare danni e disguidi. Il primo è economico con un danno immediato e importante, quanto mai facile in caso di pioggia dove la buca viene nascosta dall’acqua, senza dimenticare i pericoli ed i rischi che corrono i viaggiatori per la loro incolumità”

Il portavoce di Piemonte Stato ha poi inoltrato un’istanza al consigliere delegato alla viabilità del Consiglio Metropolitano e al dirigente preposto. Abbiamo chiesto, senza ironia al signor Pettinato, che c’informi se e quando arriverà la risposta.

Fabrizio Pettinato, oltre ad invitare i valligiani a partecipare alla vita politica della comunità e ad indirizzare proteste e segnalazioni agli enti competenti, chiude con una considerazione di carattere politico, deprecando le caratteristiche accentratrici e verticistiche di questo Stato “lontano e disinteressato alla popolazione”

Per il coordinatore di Piemonte Stato, il modello cantonale svizzero, vicino a cittadini e con l’esercizio possibile della democrazia diretta, rappresenterebbe l’ottimale, ciò che, per il Movimento si chiama “ Indipendenza”.

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Articolo pubblicato il 29/04/2017