Torino, Parte la riforma per i requisiti d'accesso all'edilizia sociale

FDI-AN:"Centro sinistra non vuole porre nessun limite ai cittadini stranieri, noi proponiamo riserva ai cittadini italiani"

"C'è il rischio concreto che si inneschi una vera e propria bomba sociale". A dirlo è FDI-AN, per mezzo del suo Consigliere Regionale Maurizio Marrone e Augusta Montaruli dell'Esecutivo Nazionale in merito alla riforma per i requisiti di accesso all'edilizia sociale.

Quello che fa discutere sull'argomento è che "nell'Emilia Romagna agli extracomunitari è precluso l'accesso ai bandi regionali regionali per la casa popolare, mentre il Piemonte è l'unica regione italiana a non porre alcun tipo di limitazione legale agli stranieri". Ciò è quanto emerso nel corso della prima riunione del gruppo di lavoro per la riforma della legge piemontese sulle case popolari ed è quanto segnalano il Consigliere regionale FDI-AN Maurizio Marrone e Augusta Montaruli dell'Esecutivo Nazionale FDI-AN.

"Il rischio è che qui in Piemonte si rasenti una vera e propria bomba sociale, non appena gli ottomial stranieri richiedenti asilo matureranno i tre anni di residenza sufficienti a poter richiedere un alloggio ATC" aggiungono Marrone e la Montaruli, "con i profughi destinati per i loro punteggi extra, a scavalcare in massa gli italiani in graduatoria che ne hanno realmente bisogno".

"Noi Fratelli D'Italia vogliamo rilanciare la centralità del tema della cittadinanza come priorità per scongiurare una guerra tra poveri di differenti nazionalità, andando a proporre ufficialmente per mezzo di un nostro emandamento che preveda di prendere ad esempio la soluzione attuata dall'Emilia Romagna", prosegue Marrone, "consentendo così la partecipazione al bando per la casa popolare solo ai cittadini italiani e alle altre condizioni equiparate previste dalla legislazione vigente, ovvero i cittadini comunitari".

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Articolo pubblicato il 28/04/2017