Torino. Conferenza: “La Medicina nell’ Antico Egitto”

Presso la Sezione ANB “A. La Marmora” – Sede. Venerdì 28 aprile 2017

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La Sezione Bersaglieri “A. La Marmora”  di Corso Regina Margherita, 16  a Torino - è lieta di ospitare il dr. Riccardo Manzini – egittologo di lungo corso – che terrà la conferenza su “La Medicina nell’Antico Egitto” il giorno 28 aprile 2017 alle ore 20,30.

Il parcheggio interno (nel cortile del fabbricato), in questa occasione, è disponibile per le autovetture dei partecipanti. 

Il suddetto conferenziere è già stato gradito ospite in precedenti occasioni in cui ha brillantemente relazionato su temi egittologici che hanno riscosso un notevole successo in termini di interesse e di pubblico.

Pertanto, tenuto conto dell’importanza dell’argomento della conferenza, siamo fiduciosi che anche questo appuntamento avrà il meritato successo dei precedenti.

Il Relatore anticipa sinteticamente il contenuto della conferenza, al fine di facilitare l’approccio a questa particolare e poco nota tematica da parte degli interessati.

                           

“ L'incontro vuole fare una panoramica documentata sulla scienza medica egizia, facendo emergere i motivi che la resero per millenni il punto più elevato raggiunto nel mondo antico.

Esaminando le loro conoscenze, ma anche la formazione professionale e l'organizzazione sanitaria egizia, emergono aspetti di una modernità assoluta che stupisce trovare in tempi così remoti.

Non a caso Ippocrate e Galeno, considerati i fondatori della medicina greca e romana si fecero vanto di avere appreso la medicina dei faraoni.

Se nel nostro mondo, che si vanta di essere tecnologico e razionale, gli aspetti della realtà che ci sfuggono continuano ad essere ammantati di esoterismo o di religione, è maggiormente comprensibile che per le civiltà antiche grande spazio abbiano avuto gli aspetti occulti in manifestazioni, come le malattie, di cui raramente vi era modo di accertarne le cause.

Ma proprio perché lo spazio lasciato alla religione e all'esoterismo è inversamente proporzionale a quello occupato dalla scienza, stupisce come in una civiltà di circa 5000 anni fa si facesse in medicina una netta separazione tra le cause, e quindi le terapie, legate a fattori metafisici, da quelle scientifiche.

Fortunatamente siamo venuti in possesso di quelli che potrebbero essere definiti i libri scolastici, da cui emerge che il medico egizio doveva innanzitutto cercare i rimedi in un ambito scientifico, al più ammantandolo di magia e religione, ma poteva abbandonarsi a questi ultimi presidi solamente se quelli scientifici avevano fallito.

Come per ogni aspetto di quella civiltà, quello che si percepisce è che gli egizi non erano ovviamente persone differenti dagli altri popoli, ma la naturale fertilità del suolo e l'assenza per molti secoli di nemici gli consentirono di soffermarsi a contemplare la natura e mettere a frutto quelle osservazioni nel modo più proficuo per il benessere “.

 



CURRICULUM EGITTOLOGICO DI RICCARDO MANZINI


 

Nato a Torino nel 1951 e per 40 anni di professione chirurgo, da oltre 30 anni è studioso di egittologia divenendo "Professional Member" (Membro professionista) della IAE (Associazione Internazionale degli Egittologi) e collaboratore di alcune Missioni archeologiche estere.

- Già consulente del Sovrintendente alle Antichità Egizie e del Direttore del Museo Egizio di Torino per gli edifici piramidali, è oggi invitato ad intervenire a Congressi Internazionali (Università di Varsavia, Università di Praga, Università di Milano) ed a tenere numerose conferenze.

- Ha pubblicato quattro articoli per l'Accademia delle Scienze di Torino riguardanti tra l’altro Un possibile modello costruttivo per le piramidi maggiori e Gli operai della Piramide di Cheope

- Ha pubblicato 9 libri tra cui i primi 6 (il settimo è in fase di stampa) di descrizione di tutti i Complessi piramidali egizi con la loro analisi evolutiva simbolica ed architettonica, ed ha partecipato alla stesura di altri. Attualmente sta procedendo alla completamento della prima analisi monografica della Piramide a doppia pendenza che sta suscitando grande aspettativa negli studiosi.

- I suoi libri sono stati richiesti ed attualmente fanno parte di cataloghi delle biblioteche delle Università di Oxford, Hildesheim, München, Praga, Varsavia e della Chicago House di Luxor

L’invito al convegno pertanto è rivolto non solo ai soci Bersaglieri e simpatizzanti, ma in particolar modo a tutti i cittadini, torinesi e non, interessati. Ingresso libero.


Si invitano i partecipanti a rispettare puntualmente l’orario d’inizio conferenza delle ore 20,30.

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Articolo pubblicato il 26/04/2017