Regione Piemonte Bilancio di Revisione 2017.

Tuttora in corso il processo di risanamento finanziario

Il Bilancio di previsione rappresenta una specie di road map di chi governa, perché ne interpreta, suffragandoli con i numeri, sforzi e aspirazioni: il budget complessivo è  di 12 miliardi di euro, di cui 8 destinati al settore sanitario.


Malgrado il pesante disavanzo ereditato, che condiziona ogni iniziativa di rilancio regionale, grazie anche all’uscita dal Piano di rientro dei debiti della sanità, la Giunta ed il Consiglio hanno deciso di investire in alcuni ambiti significativi per il futuro del nostro territorio destinando in tutto – sommando quanto già previsto nel testo di Giunta agli emendamenti recepiti in aula - un totale di 100 milioni di euro aggiuntivi rispetto allo scorso anno.

Le erogazioni più significative sono le seguenti:

.       25 milioni di euro per gli enti locali;

·       21 milioni di euro per finanziare le borse di studio universitarie, ai quali si aggiungono altri 3 milioni sempre destinati all'EDiSU per investimenti su aule e residenze;

·      23 milioni di euro per  rinnovare il parco rotabile dei mezzi per il trasporto pubblico locale;

·      un finanziamento fino a 7 milioni di euro alle aziende agricole “biologiche” che non avevano ottenuto precedentemente fondi, pur rispettando i requisiti dei bandi dei Piani di sviluppo rurale dal 2007 al 2020;

·       5 milioni di euro per il sistema neve, destinati soprattutto alle stazioni sciistiche più piccole;

·       250.000 euro a sostegno delle attività delle Pro Loco;

·       1 milione di euro in più al fondo per le morosità incolpevoli;

·       250.000 euro per l'Agenzia regionale adozioni internazionali;


E’ anche stato affrontato il tema degli extra Lea, dove si è trovata una soluzione equilibrata, mettendo a carico della sanità 31 milioni, mentre 39 milioni sono a beneficio delle politiche sociali. Ciò consente di coniugare il vantaggio di essere usciti quest’anno dal piano di rientro (la possibilità di procedere a nuove assunzioni e di poter attuare le iniziative necessarie alla riduzione delle liste di attesa) con la non riduzione dei servizi erogati ai cittadini.


In queste cifre si colgono due direttrici principali. La prima è la volontà di sostenere i giovani nel momento più delicato della loro vita, quello in cui la mancanza di risorse per lo studio potrebbe comprometterne il futuro. La seconda è il sostegno diretto degli stessi territori, come si può evincere dagli stanziamenti per gli enti locali, per le Pro Loco, per il sistema neve e per i trasporti, perché proprio in questi ambiti si combatte la battaglia per la ripresa economica di qualunque area che cerca di uscire da un periodo di crisi.


Secondo l’assessore Reschigna,  "Siamo riusciti a rafforzare gli investimenti mantenendo inalterate le capacità di spesa sulle politiche fondamentali come il diritto allo studio e il sociale, ovvero ciò che fa crescere il Piemonte e lo protegge. Questo avviene senza aumentare l'imposizione fiscale e rimettendo in moto quanto occorre per sostenere la ripresa economica".

                                                                                                      

 

 

 

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Articolo pubblicato il 24/04/2017