L'EDITORIALE DELLA DOMENICA DI CIVICO20NEWS - Massimo Calleri: Buona Pasqua

Salute e serenità a tutti i nostri lettori

Carissimi lettori, carissimi amici, trasmettere i sentimenti di pace e serenità in questo momento storico in cui la violenza e l’aridità dei sentimenti stanno prendendo quotidianamente il sopravvento mi crea una certa qual forma di imbarazzo.

L’ipocrisia non fa parte, da sempre, del mio bagaglio esistenziale; d’altronde basta guardarsi attorno per capire come la corsa all’autodistruzione stia compiendo progressi esponenziali spinto da certe correnti di pensiero che, in effetti, non sono altro che una sorta di istigazione al rifiuto di tutto ciò che viene proposto dagli altri.

Una situazione preoccupante che ognuno di noi cerca di evitare con il pensiero per non accrescere angosce alle angosce, tristezza alla tristezza, finzione alla finzione. Una immagine catastrofica, si potrebbe pensare, ma che rispecchia ciò che volutamente facciamo finta di non vedere accanto ad altrettanto finte esaltazioni di un bene che non esiste più, travolto dall’egoismo e dalla mania di protagonismo.

Ma è proprio il non voler pensare, mal celato dalla mancanza del tempo necessario, a costruire intorno a noi un edificio bello a vedersi che si regge tuttavia su fondamenta friabili ed assai precarie. Ma quel che preoccupa ancor di più è l’impossibilità di dare una svolta decisa e determinante al nostro modo di affrontare, anzi di subire, la globalizzazione del pensiero, della mente, del cuore.

E tutto ciò in virtù, se così si può dire, della rassegnazione che è la vera neoplasia maligna che ci condanna, quella di cui non hai alcuna colpa e devi subire cercando di limitare i danni. L’odio e la violenza stanno soppiantando quelli che fino a ieri erano i sani proponimenti della vita sociale e solidale verso i più deboli.

Oggi la povertà viene, sotto un certo punto di vista, colpevolizzata senza pensare che la condanna viene da chi ne è la causa, da chi in maniera irresponsabile dispensa favori e benevolenza solo per ottenere un riscontro personale.  Oggi, più che mai, è in gioco la sopravvivenza del genere umano. O meglio di ciò che ne rimane.

Le rivalità si fanno sempre più acute, religiose o politiche che dir si voglia. La cattiveria soppianta i sentimenti più puri per non perdere credibilità poiché esiste ancora, per fortuna, un angolo nel cuore di ogni essere pensante in cui si conservano i buoni insegnamenti.

Quelli che impediscono di dare giustificazione al terrorismo, alla guerra, alla sopraffazione, al giustizialismo e non alla giustizia. Anche se, a quest’ultimo proposito, si potrebbero sollevare alcune eccezioni, ma mai tali da giustificare violente rivincite.

Questa mia  riflessione vola comunque con le ali di una colomba che è pur sempre il simbolo immacolato della bontà con quel ramo d’ulivo incontaminato, sopravvissuto anche alle aggressioni politiche.

Buona Pasqua, carissimi lettori, carissimi amici: la nostra verità sta nell’umiltà del confronto leale, nel saper accettare senza sudditanze nell’intento di migliorarci ogni giorno di più.

      

            

         Civico20 News      

Il Direttore responsabile                                     

      Massimo Calleri                                               

 

 

 

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Articolo pubblicato il 16/04/2017