Regione Piemonte. Le pecche nascoste del Progetto Prosantè.

La fumosa risposta della Giunta Chiamparino all’interrogazione di Stefania Batzella

Un autorevole e, sino ad ora indiscusso esponente storico del PD, nel corso della recente campagna elettorale per l’elezione del Sindaco di Torino, a commento di non commendevoli iniziative portata avanti dell’assessore regionale della Sanità, così si esprimeva ; “anche quando le finalità sono positive, costui riesce a fare delle cazzate”.

Il lapidario commento che non mina la bontà di alcune realizzazioni dell’assessore, ritorna in evidenza esaminando nel dettagli il Progetto Prosanté.

Si tratta del piano di cooperazione transfrontaliera Itala Franca fra l’ASL TO3, l’Hopital di Briancon e la Regione Piemonte (Direzione Sanità).

Iniziativa lodevole se si tiene conto, come più volte denunciato, dell’assoluta carenze di strutture sanitarie nell’alta valle di Susa e Chisone. Da Claviere, Sestriere e Cesana, se si eccettua l’ormai residuale infermeria di Susa, il cittadino piemontese per trovare una struttura ospedaliera deve recarsi a Rivoli.

Mentre a Briancon, a pochi kilometri dalle nostre Alte Valli, ha sede un nosocomio all’avanguardia con la pista d’atterraggio incorporata e completo di ogni specialità clinica e chirurgica. Così si dovrebbe ridurre l’esodo dei residenti dalle nostre località montane.

I fondi europei erogati, pari a € 672.796.000, dovrebbero così favorire la strutturazione di una rete sanitaria condivisa che faciliti un reciproco accesso all’assistenza sanitaria.

A fronte dei due principali soggetti beneficiari, il Centre Hospitalier di Briancon che attingerà € 242.850 e l’ASL TO3, a cui son stati attribuiti € 379.947, spunta un terzo beneficiario, la Direzione Sanitaria che si appropria di una gabella di €50.000 di erogazione europee che non ricadono sul territorio.

Per capire la logica di questo marchingegno, nella seduta di Martedì 11, la consigliera Stefania Batzella ha rivolto un’interrogazione cui ha risposto, in vece di Saitta, assente dalla seduta del consiglio,  un altro Assessore.

Le motivazioni fumose fornite, che riportiamo, sono perlomeno sconcertanti: ”Le trasferte necessarie a consolidare i rapporti”, “le collaborazioni atte a ricercare le professionalità adeguate” e “le spese d’Ufficio” .

Un omaggio impudico alla burocrazia improduttiva a scapito delle effettive esigenze del territorio. Vorremo suggerire all’assessore Saitta che forse non conosce a meraviglia la geografia transfrontaliera, che per raggiungere Briancon da Susa, non si devono imboccare trafori a pedaggio, ma valicare la comoda statale dello storico colle del Monginevro ed a Briancon i bistrot erogano pasti e bevande a prezzi modici.

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Articolo pubblicato il 13/04/2017