Dopo la Repubblica Ceca, Danimarca pronta a sganciarsi dall’euro.

Sarebbe il prossimo candidato a sganciarsi dal Peg, una fascia di oscillazione oltre il quale la propria valuta non può muoversi.

Dopo la Repubblica Ceca, che ha deciso di lasciare il legame che aggancia la moneta nazionale all’euro, una mossa simile potrebbe essere fatta dalla Danimarca. Anzi, il dossier dell’abbandono del peg con l’euro, ossia una fascia di oscillazione oltre il quale la propria valuta non può muoversi, sarebbe sul tavolo della banca centrale danese da diverso tempo.

Tra la corona danese e l’euro, c’è una banda di oscillazione del 2,25% oltre la quale la Banca centrale danese si impegna a difendere il cambio con l’euro.

La valutazione di abbandonare il peg con l’euro è sul tavolo della banca centrale da tempo – spiega a Il Sole 24 Ore Giampaolo Bazzani, ad di Saxo Bank Italia  -. La Danimarca non ha piena fiducia nella solidità dell’area euro, sia monetariamente che politicamente. È un Paese a Tripla A, tra i più solidi e benestanti d’Europa. La Banca centrale vuole avere una via d’uscita pronta in caso di deflagrazione dell’euro. E in questo momento con le elezioni francesi e tedesche alle porte, oltre a tensioni future legate alla Turchia e all’immigrazione il rischio di una disintegrazione dell’euro non è pari a zero. E la Banca centrale vuole essere preparata».

Negli ultimi mesi, l’inflazione danese è risalita all’1% dopo essere stata nulla la scorsa estate.

“Se l’inflazione dovesse continuare a normalizzarsi la Banca danese sarebbe certo più serena nel prendere una decisione di sganciare il peg con l’euro – spiega ancora Bazzani al quotidiano -. Ma va detto che al momento è un’ipotesi, per quanto non da escludere, che ci pare non imminente”.


quifinanza.it

 

 

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Articolo pubblicato il 12/04/2017