“Dalle Regge d’Italia”, a Venaria Reale (Torino)

Un compleanno speciale con una mostra dedicata ai Re d’Italia per la Reggia di Venaria, riaperta al pubblico una decina di anni or sono

Sottopongo molto volentieri ai Lettori di “Civico20News” queste annotazioni sulla mostra “Dalle Regge d’Italia” allestita a Venaria Reale, scritta dall’amico Alessandro Mella (m.j.).

 

Una mostra dedicata ai Re d’Italia alla Reggia di Venaria

 

Un compleanno speciale per la Reggia di Venaria che, dopo un corposo restauro, fu riaperta al pubblico una decina di anni fa.


Per festeggiare il prezioso anniversario, è stata allestita la mostra “Dalle Regge d’Italia” aperta dal 25 marzo al 2 luglio prossimo. L’organizzazione ha raccolto alcuni cimeli, provenienti da diverse residenze sabaude italiane, rappresentanti la regalità della Real Casa di Savoia. Oggetti preziosi, rari e molto evocativi partendo dai Re di Sardegna fino ai primi decenni del ‘900. Tali da delineare un preciso percorso che rivela anche il cambiamento dei simbolismi e delle iconografie seguito al passaggio dei sovrani sabaudi dall’assolutismo alla monarchia costituzionale voluta, tramite lo Statuto, da Carlo Alberto.


I Re non mostrano più mantelli e scettri ma la divisa militare evocante le grandi guerre per l’indipendenza nazionale. Oggetti, marmi, dipinti e bronzi si mostrano per quel che sono: strumento della comunicazione del tempo.


Magnifica la riproduzione della celeberrima Corona Ferrea che, dai Longobardi fino a Napoleone ed oltre, rappresentò il potere nella penisola italica. Non meno evocativi le insegne e l’abito da cerimonia dell’Ordine della Giarrettiera britannico appartenuti ad Umberto I e suo padre Vittorio Emanuele II.


Emozionanti gli atti di giuramento firmati dai primi tre sovrani, i tavoli su cui essi furono firmati e la penna che Vittorio Emanuele III utilizzò per firmare il documento pochi giorni dopo l’infausto assassinio del genitore.


Altri esempi della lungimiranza dei Savoia, liberali e costituzionali prima di chiunque in Italia e di molti in Europa.


Un’ampia selezione di cimeli analizza, poi, la figura straordinaria di Margherita di Savoia, prima regina d’Italia di cui è esposto anche un mandolino ricevuto in dono da un artigiano napoletano.


Ammaliante l’abito da cerimonia della Regina, esposto sapientemente accanto da una sua foto in cui lo si vede indossato.


Una saletta, con esposta la culla di Vittorio Emanuele, Principe di Napoli poi Re d’Italia, realizzata anche questa da artigiani partenopei, analizza il rapporto strettissimo tra il sovrano e la città campana. Una Napoli che amava profondamente Casa Savoia ed a cui mostrò ripetutamente gratitudine ed affetto anche attraverso i cimeli esposti.


Importanti anche i materiali relativi alle palazzine di caccia.


Tutta la mostra è accompagnata da pannelli illustrativi e didascalie bilingue.


Chiude il percorso, la sala in cui è stato collocato il trono dei Re d’Italia, già appartenuto a Maria Luigia d’Asburgo, eccezionalmente concesso dal Quirinale e raramente esposto.


Insomma un’occasione d’oro per incontrare grandi pagine di storia italiana e poterne sentire le emozioni incredibili. A tutti si consiglia una visita, anche per l’incantevole cornice della già straordinaria Reggia di Venaria, ma soprattutto per l’eccezionalità dei materiali esposti.

Alessandro Mella

Foto di Alessandro Mella

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Articolo pubblicato il 02/04/2017