AL BANO protagonista del firma-copie al Centro Commerciale "Parco Dora"

Intervista esclusiva per i lettori di Civico20 News

“Spettacolo unito allo shopping, un orientamento, un obiettivo che  il Centro Commerciale “Parco Dora” si è dato ormai da diversi anni. Unire allo shopping momenti di intrattenimento e di spettacolo. Con il firma-copie di oggi, protagonista al Bano siamo arrivati ad un livello molto alto, ma negli anni abbiamo sempre cercato di tenere un certo livello qualitativo diversificando tra musica e cabaret. Il riscontro del pubblico è sempre ottimo, direi. La struttura si presta a questo tipo di eventi. Continueremo a farne. abbiamo in programma una bella rassegna di cabaret, tutta gratuita, tengo a sottolinearlo, ci sarà un altro firma-copie con Gigi D’alessio il 31 di Marzo e continueremo su questa strada, anche per quanto riguarda la musica: l’anno scorso abbiamo portato Francesco Gabbani e Ivana Spagna, che ha suonato in acustico. Quest’anno abbiamo in programma, per il periodo Giugno-Luglio, una rassegna musicale, che vedrà impegnati artisti degli anni ’80 e ’90. Stiamo lavorando al cartellone. Saranno mini-live in acustica”

Parole del Dott Emanuele Manca, General Manager del Centro Commerciale “Parco Dora”.

Una serie di appuntamenti decisamente interessanti, da vedere ed ascoltare, per chi passa l’estate in città ed è alla ricerca di qualche ora di svago.

Da registrare l’annullamento, per motivi indipendenti dalla volontà dell’artista e degli organizzatori, del firma-copie previsto per il 16 Marzo, che vedeva protagonista Sergio Sylvestre. Naturalmente il Centro commerciale "Parco Dora“ resta a disposizione, con la speranza di poter ospitare in futuro l’artista, in altre nuove occasioni artistiche.

In ogni caso, il cartellone relativo agli appuntamenti citati nell’intervista al Dott. Manca, si è aperto con il botto: pubblico delle grandi occasioni, caldo e rumoroso al punto giusto, per dare il bentornato in città ad un grande artista, ambasciatore della musica italiana nel mondo, Al Bano.

Il cantante di Cellino San Marco, in splendida forma, disponibile come sempre, ha presentato il nuovo album “Di rose e di spine”, che contiene, tra le altre, il brano omonimo presentato all’ultimo Festival di Sanremo.

Un bagno di folla per un artista senza tempo, dalla voce inconfondibile, che ho avuto il piacere di intervistare prima dell’appuntamento con i fans.

Lascio quindi la parola al Maestro Carrisi, che, con arguzia e simpatia, ha parlato del nuovo lavoro discografico, del Festival appena andato in scena e di molto altro.

Maestro, partiamo dal fondo: “Di rose e di spine” il suo nuovo disco. Perché questo titolo?

Perché è il simbolo della vita. In questo titolo ci trovo i miei ricordi d’infanzia. Se non provi la spina non capisci quanto è bella la rosa. Proprio quella puntura di spina che è quasi sempre inevitabile, ti amplifica la bellezza, la poesia di una rosa.

Si tratta di un disco doppio: un cd di inediti e un secondo che…

…che contiene tutte le canzoni con le quali ho partecipato al Festival di Sanremo. Quindici brani (ci pensa un attimo prima di proseguire, ndr) eccezionali, che vanno da “La siepe” a “Felicità”, passando per “Amanda è libera” e “E’ la mia vita”. Io lo consiglio!

Soddisfatto delle canzoni nuove?

Certo! Per esempio “Buonanotte angelo mio” fà impazzire i cinesi e non vedo l’ora di presentarlo laggiù, ti anticipo che sarà per il mese di Giugno. Ma ce ne sono tante altre, tipo “Un pugno nell’anima”  che trovo eccezionale, come “Per te”, poi ce ne sono alcune sbarazzine (sorride, ndr) tipo “Notte cubana”, “Caro amore” che è fantastica, poi “Il sipario”. Questa era la canzone che dovevo portare a Sanremo, ma quando mi è arrivata tra le mani “Di rose e di spine” non ho avuto dubbi. Mi son fatto un nemico, lo so…(sorride, ndr)…ma la canzone è talmente bella che non ho potuto fare a meno di portarla al Festival. Poi, ti dico, c’è un brano molto interessante, “Tu non lasciarmi mai” featuring Neo, numero uno in Norvegia. Poi “Il somaro”, che ho scritto a suo tempo con Romina e che consiglio ai bambini: l’ho cantata per la prima volta nel 1974 e l’ho reincisa adesso, perché è un segnale…non mi dilungo…ascolta il brano e capisci cosa voglio dire…

Lo farò sicuramente! Nel cd è presente anche “Pregherò”, che lei ha presentato durante la serata cover del Festival. Perché proprio questa canzone?

Perché il mio primo contratto discografico è stato fatto con Adriano Celentano, con il suo “Clan Celentano”. Con lui ho fatto i miei primi spettacoli, grandi spettacoli, con lui ho avuto un maestro da cui attingere perché era veramente geniale: io cantavo nella prima parte e poi toccava a lui. Non finirò mai di ringraziarlo, perché è stato l’uomo che mi ha aperto un po’ gli spiragli positivi nel campo della musica.

Giusto per sdrammatizzare il discorso sull’eliminazione dal Festival…lei si è sentito…

…guarda, io non ho mai detto una cosa del genere…l’hanno detta altri. Ti dico: IO ho usato Sanremo, non Sanremo che ha usatome! Nonostante il risultato. Perché è chiaro: tu quando vai a una gara, puoi vincere, e mi è successo, puoi non vincere, e mi è successo! Puoi anche essere eliminato, e mi è successo! Quindi ho provato tutta la dimensione sanremese. Mò io punterò ancora alla vittoria, perché io mi fermo qua (ride, ndr). Semplicemente perché io a Sanremo mi di-ver-to!

Quindi la vedremo ancora sul palco del Teatro Ariston?

Certamente! Sai, io a Sanremo non mando mai l’Al Bano di oggi. Mando Al Bano ragazzino che ha vissuto con il mito di Sanremo. quel ragazzo che ha sognato attraverso Sanremo. Quindi io sono certissimo che ci sia uno sdoppiamento di personalità. Che è interessante…io mi diverto come un bambino appena nato…

…mi creda è molto evidente…

…non so che cacchio succede…e dire che di teatri me ne intendo…ne avrò visti in cinquantatré anni di carriera…

Maestro, una domanda che mi hanno chiesto di farle, ma che deve essere preceduta da una breve premessa. “E’ la mia vita” è una canzone dove Lei interpreta con l’anima…

…tutte…

…tutte, certo, però questa più di altre arriva dritto al cuore, all’anima del pubblico grazie alla sua interpretazione. E’ una canzone che può dare aiuto, conforto, coraggio, nei momenti difficili, di crisi. Quindi Le chiedo: ha mai pensato all’aiuto che Lei può dare con le sue canzoni?

Io sono convintissimo che la musica sia una grande medicina. Una grande terapia. E il più grande dei pazienti sono stato io, perché l’ho vissuto sulla mia pelle. Lavoravo nei campi di Cellino San Marco, e grazie alla musica mi sono messo a volare. e mi è successo in tantissime occasioni: la partenza per Milano, lo stare a Milano lontano dalla casa dove ero nato, lontano dagli affetti. Grazie alla musica non vedevo tutto questo. La tragedia che mi è capitata. Grazie alla musica ho superato anche quei dieci anni di tragedia. Poi ho ricominciato a cantare. Sono convintissimo che la musica sia un bene che ci appartiene, un bene che arriva dall’alto e cha possiamo condividere, per chi capisce di musica, per chi non capisce...

E chi “interpreta” come Lei. Tanti cantano, ma pochi interpretano. Arrivare all’anima del pubblico non è facile, ma Lei ci riesce.

Questo non devo dirlo io, ma grazie per quello che stai dicendo.

Stay Always Tuned !!!

 

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Articolo pubblicato il 08/03/2017