Utero in affitto: sentenza frutto della legge Cirinnà
Foto di repertorio (il quotidiano giuridico)

Le contrarietà espresse dal Senatore Questore Lucio Malan (FI)

 Lucio Malan (FI), Questore del Senato, ha definito inqualificabile la sentenza del Tribunale di Trento, che infligge due padri a un incolpevole bambino:

"E' il frutto della legge Cirinnà, fortissimamente voluta dall'ex Premier Renzi, al punto da compiere la brutalità di farla passa re con la fiducia senza neppure un voto nel merito né in commissione né in Aula".

Questa sentenza, secondo Malan contraria alla legge, alla Costituzione ed alla realtà naturale, premia la pratica odiosa peraltro espressamente vietata dalla legge italiana dell'utero in affitto

"del mercato dei bambini, della madre trasformata in incubatrice da sfruttare per nove mesi per, poi, strapparle subito il figlio sulla base di un contratto commerciale, mentre proprio il Regolamento per gli animali del Comune di Roma, stilato a suo tempo da Monica Cirinnà, vieta di fare lo stesso con cani e gatti".

Malan chiude affermando come la legge Cirinnà, ampiamente denunciato da lui stesso e da molti colleghi, altro non e che un matrimonio omosessuale:

"Essa incoraggia giudici che volutamente violano la legge ad andare avanti nella loro folle corsa contro la famiglia, contro il sentimento comune degli Italiani e contro la persona. Chi l'ha votata, ora non si lamenti oppure si penta".

 

 

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Articolo pubblicato il 07/03/2017