Continua il salutare effetto Trump sulla borsa americana.

USA - Wall Street: ieri seduta record, Dj (+1,46%) sopra 21.000 pt per prima volta.

Il Sole 24 Ore Radiocor Plus - New York, 02 mar - Per la prima volta, il Dow Jones Industrial Average ha chiuso ieri una seduta sopra i 21.000 punti mentre l'S&P 500 non e' riuscito a mantenere quota 2.400 conquistata durante la giornata.

L'indice benchmark, così come quello delle 30 blue chip e il Nasdaq Composite, ha comunque chiuso una giornata a livelli mai raggiunti prima. Quella scorsa è stata la migliore del 2017.

Un mix di fattori ha contribuito al rally: una serie di Pmi nel mondo superiori alle stime, a cominciare da quello cinese; una rinnovata fiducia per l'economia Usa, che rende sempre più' probabile un aumento dei tassi a marzo; e i toni più morbidi usati da Donald Trump nel suo primo discorso al Congresso, nel quale però' non ha fornito i dettagli della sua ambiziosa agenda.

Gli investitori gli hanno dato comunque fiducia di fronte alla prospettiva di una "riforma fiscale storica" fatta di un "notevole" taglio delle aliquote; c'è poi un piano infrastrutturale da mille miliardi di dollari. Arrivato a guadagnare fino a 356 punti, il Dow ne ha aggiunti 303,31, l'1,46%, a quota 21.115,55.

L'indice ha impiegato 24 sedute a passare da quota 20.000 a 21.000, tanto quanto quelle che lo portarono da 10.000 a 11.000 il 3 maggio 1999. E' stata dunque la corsa più' rapida. L'S&P 500 ha aggiunto 32,32 punti, l'1,37%, a quota 2.395,96. Il Nasdaq è salito di 78,59 punti, l'1,35%, a quota 5.904,03. Dall'8 novembre scorso, quando Trump ha vinto le elezioni presidenziali Usa, i tre indici sono saliti rispettivamente di quasi il 15%, l'11% e il 13%.

Il petrolio è sceso dello 0,3%, a 54,01 dollari al barile nel giorno di scorte Usa salite, seppur meno del previsto, per l'ottava settimana di fila raggiungendo livelli record.

Il Sole 24 Ore Radiocor Plus

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Articolo pubblicato il 02/03/2017