Piemonte - Sacra di San Michele candidata Unesco. Un’opportunità per la promozione territoriale

Realtà associative, culturali e imprenditoriali del territorio pronte a dare una mano

Si pensa che con l’abitudine appiattisca tutto. Eppure chi vive intorno alla Sacra di San Michele ne resta affascinato di continuo, sia al mattino quando si staglia tra le nebbie della notte, sia alla sera quando, illuminata, la si scorge già dall’autostrada.

Il monumento millenario insieme al monte Pirchiriano su cui si erge tratteggia un profilo che ricorda davvero una porta, la Val di Susa, verso la Francia. Pertanto abbiamo accolto con entusiasmo e soddisfazione la sua candidatura a Patrimonio mondiale Unesco, che verrà presentata mercoledì 15 marzo al Circolo dei lettori di Torino con tutti gli attori Istituzionali coinvolti e con le forze culturali e imprenditoriali del territorio allargato.

Un percorso esplorativo cominciato nel 2015 tra il Comune di Sant’Ambrogio, scopertosi anticipato, in seguito ai contatti con il Ministero della Cultura, da un progetto di candidatura seriale con altre sette abbazie benedettine, scelte tra altre 140, sparse per l'Italia, testimoni significative dell'esperienza monastica benedettina. Con l’inserimento nella "tentative list" dei beni da candidare all'Unesco andato a buon fine, ora occorre affrontare il lungo lavoro di preparazione del dossier vero e proprio

Un'opportunità incredibile di rilancio e sviluppo per il Comune in termini culturali, turistici ed economici. Così come per la zona attorno alla Sacra, oggetto di studio di un piano di gestione economica. L’analisi e l’elaborazione conseguente dovranno tenere conto delle iniziative preesistenti e di quelle che potranno realizzarsi, prevedendo dunque anche un buon grado di sinergia.

Una collaborazione non soltanto tra istanze turistiche o culturali, ma anche tra attori Pubblici e Privati. Infatti Dario Fracchia, Sindaco di Sant’Ambrogio, si è recentemente espresso positivamente in merito all’apporto che il mondo dell’impresa potrà consegnare: “il territorio, visto nel suo complesso come un'unità imprenditoriale unica, potrà dare impulso, sostegno e credibilità a questa iniziativa. Sarà una candidatura voluta non da un Comune o da una Regione, ma in primo luogo da tutti gli abitanti e protagonisti dell’area che ha sempre verso la  Sacra un forte senso di appartenenza e di identità, dove inoltre gli imprenditori sono da sempre protagonisti assoluti di sviluppo economico e sociale”.

Proprio da queste colonne abbiamo più volte toccato il tema del rapporto tra Pubblico e Privato (affrontato anche nell’ultimo numero del nostro giornale 2006PIU’ Magazine)  e anche ipotizzato un modello Langhe per il territorio attorno alla Sacra in un editoriale del Direttore Marco Margrita.

Pertanto come gruppo che rappresenta numerosi imprenditori proprio dell’area cui ha fatto riferimento il Sindaco, non possiamo che cogliere di buon grado la sfida lanciata.

Luca V. Calcagno

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Articolo pubblicato il 27/02/2017