Torino - La difesa del Museo Egizio prosegue ad oltranza

Ferma presa di posizione da parte della Consigliera Regionale Gianna Gancia

E’ proseguita anche questa settimana la mobilitazione contro il trasferimento di reperti, dai contorni poco chiari e convincenti, dal Museo Egizio ad una locazione catanese.

"Civico20" da oltre un anno segnala i rischi insiti in un’operazione che già  presentava, sin dall’inizio aspetti opachi, coinvolgendo migliaia di lettori

Ospitiamo con piacere una nota inviataci dalla consigliera Regionale Gianna Gancia che, nonostante l’indifferenza ed il silenzio di Sergio Chiamparino ha rivolto un’interrogazione a difesa dell’Egizio in consiglio regionale e non arretra di fronte alla scarsa affidabilità della giunta regionale e del suo presidente.

“La questione del paventato e per molti quasi certo, trasferimento di reperti antichi dal Museo Egizio di Torino al comune di Catania, rappresenta comunque andrà a finire, un episodio inquietante, l’ennesimo, del totale pressapochismo dell’asse Chiamparino – Appendino di fatto al Governo della nostra regione e del suo capoluogo.

Chi legittima il trasloco dei reperti ne fa una questione numerica. Se così fosse i torinesi non sarebbero insorti così. La tardiva  smentita, ossia la rassicurazione che a essere trasferiti sarebbe un numero limitato e non strategico di pezzi, è il classico rattoppo peggiore dello strappo.

Non è infatti una questione di numeri, di quantità, è il precedente in sé che potrebbe spianare la via a ogni eventuale successivo depauperamento del nostro patrimonio culturale e museale, grande o piccolo che sia.

Personalmente sono onorata e lieta di aver contribuito a sollevare pubblicamente la vicenda e di conseguenza di ver posto in via preventiva la questione e di aver agevolato, in tal modo, la sensibilizzazione di una sempre più vasta comunità di persone.

Di Cittadini torinesi e piemontesi che, al di sopra di ogni parte politica, stanno opponendosi con forza allo “scippo” autorizzato dall’asse Pd – Grillino.

Se la questione fosse semplicemente numerica, e non di merito come invece è, non vi sarebbe stata una tale sollevazione civica, evidentemente non prevista dall’incredibile duo Chiamparino – Appendino.

Questa vicenda non offusca il ruolo propulsivo e meritorio svolto dalla fondazione del Museo Egizio in questi anni con l’acquisizione di nuove aree e l’ampliamento significativo delle esposizioni.

L’allestimento innovativo del Museo, ha accresciuto in modo sorprendente e ben al di sopra delle previsioni, il numero dei visitatori, provenienti da ogni parte del Mondo, e superando il milione.

La sinistra piemontese e torinese, fin dagli anni 90, ha sempre cercato di dire a tutti noi che la rivalutazione e il rilancio del patrimonio museale e culturale e, la salvaguardia della sua integrità, fossero la sola via alternativa alla deindustrializzazione manifatturiera.

Forse, di delocalizzazione in delocalizzazione, rispetto a cui i vari governanti locali e nazionali di are Pd – Grillo, ora si vorrebbe avviare anche quello dei nostri beni storici.

Sarà forse uno dei tasselli della decrescita (in)felice tanto cara ai vari Grillo, Di Maio, Appendino &C ?”

Gianna Gancia

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Articolo pubblicato il 25/02/2017