Torino, “Il cuore prima della Ragione”

Nasce il Movimento Nazionale per la Sovranità – Piemonte. Il nuovo gruppo consigliare in Regione

Ieri è stato ufficialmente annunciata, dal consigliere regionale Gianluca Vignale, la costituzione del nuovo gruppo consigliare del Movimento Nazionale per la Sovranità, il soggetto politico di Gianni Alemanno e Francesco Storace.

“Nel Movimento nazionale per la Sovranità con un entusiasmo che neppure io mi sarei aspettato, mi sono finalmente sentito di nuovo a casa, e con me molti amici, cittadini e rappresentanti istituzionali.

Per coerenza con il mio percorso politico e con il mandato elettorale che ho ricevuto nel 2014 ho deciso di aderire al Movimento nazionale per la Sovranità, creando un gruppo consiliare regionale, il primo in tutta Italia” è lo stesso Vignale a dichiararlo. Con lui anche il coordinatore regionale del neonato movimento, Marco Botta.

“L’obiettivo è di rimettere il centro destra in cammino - hanno dichiarato Marco Botta e Gian Luca Vignale -, collaborando con tutte le forze di centro destra per costruire insieme un progetto serio e credibile in grado di fermare la demagogia penta stellata e sottrarre la nostra regione da un’amministrazione di centro sinistra che sta penalizzando territori e paesi”.

 C’è un vissuto politico a base della scelta messa in atto da uno dei più attivi e combattivi consiglieri regionali di Forza Italia.

“La mia storia politica - ha spiegato Vignale - inizia con il Movimento Sociale, e continua  in Alleanza nazionale, fino al  2009 quando nasce il PDL. Da allora è iniziata la mia diaspora politica: i valori della destra sociale, quelli per cui sono cresciuto e in cui ho creduto e per i quali ancora oggi mi impegno con grande senso di responsabilità, purtroppo non hanno trovato più una casa in grado di accoglierli al meglio”.

Dopo aver dichiarato di aver continuato a credere nei “valori dell’intransigenza morale, della sovranità nazionale, nella difesa dell'identità italiana contro la minaccia di poteri sovranazionali, Vignale ha riconosciuto di aver  trovato un partito che mi ha accolto, Forza Italia, con il quale ho collaborato in questi anni e che mi ha permesso di portare le istanze della destra sociale all’interno del Consiglio Regionale. Tuttavia non posso prendere atto di quanto è accaduto il 18 e il 19 febbraio” 

“La mia attività politica, le mie campagne elettorali si sono sempre contraddistinte da uno slogan: “Un valore in più: la passione” - ha proseguito Vignale  - ed è nel rispetto di questa frase che sintetizza la mia vita politica, nella volontà di dar forza ad una Destra Sociale,  che mi rimetto in gioco per ricostruire la casa che è stata abbattuta nel 2009.

Non posso, lasciando Forza Italia, che ringraziare tutte le persone che all’interno del Partito mi hanno dato uno spazio politico –anche se la mia provenienza era diversa- libero. Ringrazio per primo Gilberto Pichetto  per la sua onestà intellettuale e morale, ringrazio i miei colleghi e i dipendenti del gruppo consigliare che hanno sopportato il mio carattere non sempre facile.”

“Il punto di partenza del Movimento - ha spiegato il coordinatore regionale Marco Botta - è la casa comune della destra, una nuova casa per tutti coloro che con noi  hanno militato in Azione nazionale e che credono nei valori della destra sociale.

La scelta del Sovranismo nasce, infatti, dalla convinzione che la sovranità nazionale popolare e monetaria sia lo strumento necessario per governare la globalizzazione difendendo gli interessi popolari”.

Marco Botta e Gian Luca Vignale hanno spiegato che il loro impegno “si focalizzerà per portare in Piemonte idee della destra che forse 20 anni fa sembravano “utopiche” ma che oggi sono fortemente attuali: contrastare la globalizzazione che ha distrutto il settore produttivo italiano e piemontese, anteporre l’interesse dei cittadini davanti rispetto potere finanziario e delle multinazionali, rivendicare la sovranità regionale e nazionale di fronte ad ogni direttiva o diktat europei”.

 Per il Movimento nazionale una delle priorità è il contrasto all’immigrazione incontrollata. “Non è ammissibile - spiegano Vignale e Botta - che vi sia un Piemonte di serie B, formato da decine di migliaia di disoccupati e da oltre 400 mila poveri piemontesi che faticano ad arrivare a fine mese o a pagare l’affitto, e un Piemonte di serie A, composto dai 14 mila immigrati (quasi tutti clandestini)”.

Nel pomeriggio, anche Forza Italia ha preso posizione, con il medesimo stile.

“Faccio i miei auguri di buon lavoro all'amico Gian Luca Vignale e al nuovo soggetto politico che contribuirà a costruire con la stessa dedizione che ha profuso in questi anni al servizio del gruppo di Forza Italia". A sostenerlo il capogruppo di Forza Italia Gilberto Pichetto.

Conclude l'esponente azzurro: "Comprendo la scelta di Vignale visto che è dettata da una questione di appartenenza ideologica di lungo corso. Sono certo che ci sarà modo di continuare la nostra collaborazione in Consiglio regionale".

Quali altri posizionamenti si prevedono in consiglio regionale?

Si parla con insistenza delle scelte quasi obbligate di Maurizio Marrone capogruppo di Fratelli d’Italia, che potrebbe seguire il suo maestro in questo nuovo percorso o meglio assurgere al ruolo di maitre à penser  del lepenismo salviniano accasandosi nel gruppo della Lega Nord.

Con tale opzione potrà così testimoniare il ruolo sempre più nazionale del Carroccio.

Nella Lega Nord appare quasi inevitabile la resa dei conti con il revanscismo bossiano, dopo il recente ritorno in Piemonte di Umberto Bossi osannato dai suoi fedelissimi e da un piccolo codazzo di nanetti e ninfette fuoriusciti dal partito negli anni scorsi che sentendo odore di elezioni sperano di rimettersi in evidenza.

Intanto il venticello elettorale sta eccitando anche altri consiglieri regionali che, dopo due anni e mezzo di letargo, invadono sistematicamente l’ufficio di presidenza d’interrogazioni, senza capo né coda, sperando che…

Bocche ancora cucite nel PD, ma la diaspora romana, in anticipo rispetto alla domenica delle Palme, avrà anche qui da noi qualche ripercussione non da poco.

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Articolo pubblicato il 24/02/2017