Cosa accade dentro le sacre mura vaticane? Ordine di Malta: "Burke di fatto sospeso dall'incarico di patrono".

Lo rivela il Gran Cancelliere dell'Ordine di Malta, Albrecht von Boeselager, in una intervista. Il caos dopo il commissariamento del Papa.

L'ultimo strappo arriva attraverso un'intervista rilasciata al sito dell'Arcidiocesi di Colonia. Il Gran Cancelliere dell'Ordine di Malta, Albrecht von Boeselager, ha detto chiaramente che il cardinale Burke è "di fatto sospeso dall'incarico di patrono dell'Ordine".

E a sospenderlo, o meglio commissariarlo, sarebbe stato papa Francesco. La dichiarazione di von Boeselager è da tenere in forte considerazione. Visto che suona come un'ulteriore sconfessione del ruolo del cardinale tradizionalista e sottoscrittore dei "dubia" contro Bergoglio. Proviamo a rimettere in fila gli eventi.

Le epurazioni e il ruolo di Burke.

A dicembre il Freiherr von Boeselager fu destituito dall'allora Gran Maestro Robert Matthew Festing. Come suprema autorità dell'Ordine, Festing ottenne l'addio del Gran Cancelliere dopo averlo accusato di aver chiuso gli occhi sulla distribuzione di preservativi negli ospedali gestiti dall'Ordine in Africa (SMOM) quando ricopriva il ruolo di grande ospedaliere. Boeselager rifiutò per due volte l'invito a dimettersi, costringendo i vertici a provvedere ad un procedimento disciplinare per sospendere Boeselager "da tutte le cariche all'interno dell'Ordine stesso". Un terremoto interno che non poteva passare inosservato, e che infatti attirò l'attenzione del Papa.

Sullo sfondo apparve immediata l'ombra di Raymond Leo Burke, quel cardinale che il Papa nominò Patrono dell'Ordine per togliergli l'incarico prima ricoperto al prestigioso Tribunale della Segnatura Apostolica. Una punizione? Forse. Un sospetto diventato sempre più forte quando Burke firmò insieme ad altri quattro cardinali la lettera a Bergoglio in cui si chiedevano delucidazioni sui "dubia" sollevati in merito all'esortazione apostolica "Amoris laetitia". Non avendo mai ricevuto risposta, Burke arrivò addirittura a paventare una rarissima "correzione papale". Guerra aperta.

Bergoglio commissaria l'Ordine.

Il 22 dicembre Bergoglio decide di commissariare l'Ordine, inviando quattro vescovi a raccogliere informazioni sulla vicenda per poi informare Santa Marta. La decisione della Santa Sede viene presa male dal Gran Maestro, il quale invita tutti i membri a non collaborare con quello che definì una "intromissione" inopportuna ed "inaccettabile". Non per niente si chiama "Sovrano" Ordine di Malta, è considerato alla stregua di uno Stato, ha un ambasciatore in Vaticano e può addirittura emettere passaporti. Festing cercò di difendere un'autonomia che nemmeno il Romano Pontefice può scalfire. Ma ha perso la sua battaglia.

Le dimissioni del Gran Maestro.

Il 25 gennaio la segreteria vaticana annuncia le dimissioni di Fra' Matthew Festing, dimissioni che il Gran Maestro ha consegnato direttamente nelle mani del Papa dopo un breve colloquio in Vaticano. Nella lettera con cui il segretario di Stato Pietro Parolin informa il Sovrano Consiglio di tale decisione, si legge che il Pontefice auspica un "processo di rinnovamento" dell'Ordine. A guidare il "rinnovamento spirituale e morale dell'Ordine", Bergoglio a febbraio nomina l'Arcivescovo Giovanni Angelo Becciu proprio "delegato speciale". Un secondo commissariamento. Mons. Becciu dovrà gestire il capitolo straordinario (che dovrà eleggere il nuovo Gran Maestro) e guidare uno studio per "l'aggiornamento della Carta Costituzionale" e dello "Statuto Melitense".

Burke "sospeso" dall'incarico di Patrono.

E qui torniamo all'intervista odierna al Gran Cancelliere, Albrecht von Boeselager, rimesso al suo posto dopo che il Papa, accettando le dimissioni di Festing, ha annullato anche "tutti gli atti compiuti dal Gran Maestro dopo il 6 dicembre 2016". Tra cui l'epurazione del Gran Cancelliere. Nel dire che "il cardinale Burke è di fatto sospeso dall'incarico di patrono dell'Ordine di Malta", Boeselager ha precisato che "l'arcivescovo Becciu ha la totale fiducia del Papa ed è il suo portavoce". Togliendo dunque legittimità al Cardinal Burke. Secondo Boeselager a portare i Cavalieri sull'orlo di una rottura inconciliabile ci sarebbe stata la gestione sconsiderata del Gran Maestro, sgradito ormai alla maggioranza dei membri.

Di certo ci sono solo due evidenze. La prima, che con la guerra all'ex Gran Maestro, Bergoglio ha di fatto inferto un duro colpo al cardinal Burke, sponsor di Festing e capofila dei tradizionalisti cattolici. La seconda, che il Papa ha messo di fatto le mani sul "Sovrano Ordine di Malta", diminuendo quello che - come ricorda Aldo Maria Valli - Benedetto XVI definì "un Ordine di diritto ecclesiale, con facoltà di eleggere liberamente i suoi superiori, senza interferenza da parte di altre autorità laiche o religiose".

ilgiornale.it

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Articolo pubblicato il 22/02/2017