L'angolo della satira del Prof. Giancarlo Pavetto - I misteri di Torino

Pillole anche tossiche di vita cittadina

Secondo certi sondaggi, i sindaci di Torino sono quasi sempre i più amati d’Italia. Ma I cittadini, che non sono a conoscenza del sondaggio, mandano a casa con il loro voto proprio uno dei sindaci più amati. E’ il caso di Piero Fassino.

Gli abitanti di Torino che leggono il quotidiano cittadino sono convinti che la nostra sia una città di grande cultura. Ma negli ultimi mesi hanno esagerato. Perché hanno candidato al titolo di città della cultura anche il sobborgo di Settimo, che, visto il numero dei neri che ospita, potrebbe aspirare al massimo al titolo di città della cultura africana.

Molti torinesi disdegnano i grandi corsi costruiti dai nostri antenati. Preferiscono circolare nei controviali. Ma si arrabbiano e suonano se qualcuno, in cerca di un posteggio, osa procedere lentamente.

 Alcuni cittadini hanno l’abitudine di suonare sempre il clacson del loro veicolo. Interpellati in proposito hanno dichiarato: a) suono perché mi piace la musica,  b) suono perché mi piace farmi notare, c) suono perché mio nonno aveva il clacson più potente di tutta Caserta.

 Tra i torinesi c’è una percentuale di intellettuali sensibili e radicati alle loro tradizioni. Hanno fatto una raccolta di firme per chiedere che il grattacielo san Paolo, detto il “renzopiano”, non superasse neppure di un metro l’altezza della Mole Antonelliana. La nuova costruzione dista dal monumento non meno di tre chilometri.

Rotonde a Torino. All’estero sostituiscono i semafori ed hanno lo scopo di far rallentare chi le affronta. Solo da noi ci sono abitanti che le percorrono alla massima velocità. Lo fanno per saggiare la potenza  del  motore e la stabilità in curva del loro veicolo.

Torino nella storia. C’era una volta un para-prelato, che abitava in Borgo Dora ed era talmente pieno di sé da proporsi come inviato da Dio a mettere pace tra USA ed Irak.

I compagni di Barriera di Milano esultano. Ora sanno che il campo rom di via Germagnano potrà essere sgomberato. Grazie al compagno Marco Minniti. Appena la sindaca intimerà il DASPO ideato dal ministro, tutti gli zingari scapperanno a gambe levate.

Orgoglio cittadino. Dopo la Mole ed il Museo Egizio, gli abitanti più illuminati della città ritengono che il Renzopiano sia la struttura monumentale più importante di Torino. Sono accorsi in massa a visitarlo e pensano che la sua grande bellezza attirerà molti visitatori anche dal resto dell’Italia e dalle americhe.

Gli Orazi ed i Curiazi, qualche secolo fa, si uccidevano tra di loro. Al loro posto oggi In Torino  ci  sono gli  agnellidi e gli elkanidi. La ragione del contendere pare sia  una squadra di calcio.

Torino, lo sanno tutti, è la città dell’inventiva e dell’innovazione. Tutto nasce qui, auto, radio, libri, moda, ecc. ma poi parte per altri lidi. Ora proprio nel settore dell’innovazione è nata un’altra attività. Che noi vorremmo si trasferisse subito altrove. Quella di usare una squadra di calcio alla stregua di un bancomat per altri affari.

L’ultimo dei misteri di Torino. Il direttore del quotidiano Maurizio Molinari è già un dipendente di Carlo De Benedetti?    

 

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Articolo pubblicato il 23/02/2017