Tra i fondatori di questa iniziativa ci sono l'Europarlamentare Raffaele Fitto, l'Onorevole Roberto Rosso, Sindaci ed amministratori locali, ma anche una moltitudine di persone di ogni appartenenza sociale, religiosa ed orientamento affettivo.

"Una vera rivoluzione liberale - ci ha detto Davide Betti - che abbiamo costruito tutti insieme, facendo moltissime votazioni pubbliche per dettarne le regole ed i valori, lavorando in tanti tavoli tematici e convention aperte a tutti, permettendo persino di far scegliere ad ogni amico ed amica il nome stesso del partito".

Betti insiste sottolineando come tutto questo abbia permesso di ricominciare a "sognare" trasmettendo un' energia positiva, ormai quasi dispersa, che illumina una nuova strada di speranza:

"per tutti noi, per i nostri territori e per la nostra nazione, bisognosa di una visione politica che vada oltre la rabbia, bisognosa di uno spirito veramente liberale e non neofascista o cattocomunista, ma semplicemente che rispetti le vere necessità ed esigenze di tutti noi italiani, ma proprio tutti".

Un nuovo soggetto, quindi, che appare nel panorama politico italiano tormentato da scissioni, promesse scissioni o addirittura minacciate scissioni.

La libertà di espressione è legittima e appartiene alla democrazia; l'importante è che non si traduca in una nuova realtà elettorale, in una sorta di riciclaggio politico riservato a coloro che non trovano più spazio nella originaria confessione consentendo un'ulteriore frantumazione dell'elettorato, già confuso ed aggredito da scandali, incapacità gestionali e orticanti imposizioni.