Sanremo 2017: l'attrazione principale di Casa Sanremo: Santarsieri Band

Il Festival2017 non è soltanto lo spettacolo che si svolge tutte le sere sul palco del Teatro Ariston.

Il ricco programma comprende una serie di iniziative in giro per la città, che quotidianamente sono meta di turisti, curiosi, scolaresche, addetti ai lavori.

Meta più ambita in assoluto, il Palafiori, dove è sistemata la sala stampa “Lucio Dalla”, nella quale lavoriamo quotidianamente io Tina Rossi, e dove si trova “Casa Sanremo”: un progetto nato con l’obiettivo di creare un luogo di aggregazione per artisti ed addetti ai lavori, che arrivano in città nel periodo del Festival.

A “Casa Sanremo”, con la complicità di Radio 101 e RMC, si fa musica, tanta musica, rigorosamente dal vivo, con ospiti a sorpresa, partecipanti o no al Festival, e ci si diverte davvero un casino, meglio se con un bicchiere di Jack Daniel’s in mano.

Artefici di tutto questo divertimento, sono i fantastici musicisti della Santarsieri Band, una ensamble da paura, che passa con una disinvoltura a volte disarmante, da Francesco Baccini ad Al Bano, passando per Gigi D’Alessio: una band tecnicamente preparatissima che riesce a fare un medley con “Nel blu dipinto di blu” e “Garibaldi fu ferito”. Mai visto prima.

Da vedere e sentire assolutamente.

Con il fondatore e voce solista, il Maestro Bruno Santarsieri, ho il piacere di scambiare quattro chiacchiere, fra una jam e l’altra.

Maestro Bruno Santarsieri, devi svelarmi il tuo segreto: come fai a passare dal liscio, al rock, al pop, alle marcette militari, praticamente in un amen?

“E’ facilissimo, in realtà (ride, ndr), io all’età di sei anni suonavo già la fisarmonica e mi divertivo a fare dei medley con lo strumento. Ho con me dei musicisti che portano il liscio, il latin, il pop, lo swing, insomma, il loro bagaglio personale, e ne è venuta fuori questa band che per il terzo anno consecutivo si riconferma band ufficiale di CasaSanremo.

Questa è una bellissima cosa e credo una grande soddisfazione per voi. Siete davvero bravissimi. Raccontami un po di storia della band.

“Nasce da una mia idea di tre anni fa. Insieme ad un altro musicista che adesso si sta dedicando all’attività di manager per la Santarsieri Band. Venendo fuori come Gigi D’Alessio, che suonava ai matrimoni, perché anch’io ho cominciato così, ho conosciuto pian piano i musicisti che sono poi confluiti nella band. Tutto qui. Noi facciamo due ore di spettacolo dove ricordiamo tutta la musica italiana, da “Baciami piccina” all’ultimo successo di Sanremo”.

Qui suonate molto con i cantanti in gara. Che emozione provate a suonare con loro, big o giovani che sia?

“E’ una bellissima emozione, ma restiamo sempre fermi, con le radici sotto ai piedi, incollati a quel palco. Attenti sempre, perchè spesso capita la jam con l’artista e bisogna stare sul pezzo”.

Che rimanga tra di noi e i lettori di civico20 News, questi big come sono: esigenti, rompiscatole?

“No. Sono molto tranquilli”.

Dimmi i componenti della Santarsieri Band, oltre a te cantante e fondatore.

Giusepppe Trivigno, alle tastiere, Giuseppe Pignatelli, al basso, Aris Volpe, alla batteria, Antonello Gravela, al sax, Pasquale Gravela, alla tromba, Pasquale spina, alla chitarra, Alea, voce femminile.”.

Voi suonate qui tutte le sere…

“…per far divertire la gente, aspettando che arrivi il big di turno, che ci raggiunge appena uscito dall’Ariston…”

…devo confessarti che finiamo a tarda notte di lavorare, ma non resisto: tutte le sere, devo fermarmi a sentirvi suonare, altrimenti non chiudo come si deve la serata.

“E’ una cosa che mi fa tanto piacere, grazie di cuore”.

Mi auguro di vedervi presto a Torino.

“Incrociamo le dita!”

Stay always tuned !!!

 

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Articolo pubblicato il 11/02/2017