Torino,Orchestra Polledro, al via nuovi spettacoli

Giovedì 16 febbraio al Conservatorio Giuseppe Verdi

L’Orchestra da Camera “Giovanni Battista Polledro” tornerà a essere protagonista della vita culturale torinese. Riprenderà infatti la propria attività, dopo la pausa natalizia, col concerto del prossimo 16 febbraio alle ore 21, presso il Conservatorio del capoluogo piemontese.

Gli spettatori potranno saggiare così opere quali la “Sinfonetta in re minore per archi” e “Marchand de sable qui passe” di Albert Roussel, ma anche per altri autori come Igor Stravinskij col suo “Apollon Musagète” e Maurice Ravel con “Le tombeau de Couperin”.

Soddisfatto il Maestro Federico Bisio: “Dopo questi mesi per me trascorsi nella progettazione della stagione 2017/2018, torniamo sulla scena culturale torinese con un’offerta musicale” connotata da importanti artisti.

L’Orchestra Polledro ha conquistato notorietà nel panorama del Capoluogo con numerose iniziative di qualità. Ha proposto a settembre all’Auditorium Vivaldi un programma ispirato alla settecentesca scuola violinistica piemontese, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. In ottobre i musicisti si sono si sono misurati con la musica finlandese, partecipando al Sibelius Festival a Santa Margherita Ligure, con la concertista Eva Alkula.

Si è celebrato nello stesso mese il sessantesimo anniversario del sodalizio artistico dei Maestri Bruno Canino e Antonio Ballista. Lo spettacolo di novembre è stato diretto invece dal Direttore dell’Orchestra Sinfonica del Chiapas, Roberto Peña Quesada con una selezione di brani messicani.

Il futuro della Polledro si preannuncia altrettanto articolato dal punto di vista degli appuntamenti proposti: il prossimo 23 marzo il giovane talento Tommaso Belli eseguirà il “Concerto per violino n. 4” di Mozart, il   13 maggio si terrà il “Werther” di Gaetano Pugnani, recitato da una delle personalità più prestigiose del mondo teatrale, cioè Ugo Pagliai. Sarà in scena, invece, 27 dello stesso mese il “Concerto per violino” di Beethoven, eseguito dallo straordinario violinista Shlomo Mintz.

Marco Paganelli

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Articolo pubblicato il 12/02/2017