#Sanremo2017: Prima serata

In diretta dalla Sala Stampa del Roof dell'Ariston, per i lettori di Civico20 News

“La canzone che presento quest’anno qui a Sanremo “La prima stella” mi è venuta in mente da un fatto che può capitare a tutti: alzare gli occhi al cielo, di notte e osservare quella che ci sembra la stella più luminosa, quella che ci fa pensare ad una persona amata e perduta per sempre. Nel mio caso mia madre, che ho perso a diciannove anni. Sai, man mano che passano gli anni, i momenti di riflessione diventano sempre più frequenti”.

Queste le parole catturate, è il caso di dirlo, a Gigi D’Alessio sul red carpet del Teatro Ariston, nel tardo pomeriggio, nel bel mezzo di un girone dantesco, tra telecamere, microfoni e macchine fotografiche.

Si, perché Sanremo in questi giorni è proprio un girone dantesco: ragazzine urlanti che corrono dappertutto, signore impellicciate e fresche di parrucchiere che cercano i selfie con chiunque abbia una faccia da…Sanremo, addetti ai lavori che girano e girano per alberghi, sale stampa e teatro, in cerca dello scoop. Devo confessarvi, amici lettori ed amiche lettrici, che mi trovo proprio a mio agio, rec portatile sempre acceso, insieme a Tina Rossi, con la sua Nikon sempre pronta allo scatto.

Tutto è pronto per la prima serata, e Civico20 News è in diretta dalla sala stampa del Teatro Ariston, per raccontarvi la 67° edizione del #Festival2017.

Dopo un interessante video di recap, relativo a canzoni che non hanno vinto il Festival, ma che comunque sono entrate nella storia della kermesse sanremese, è subito il turno di Tiziano Ferro che ci regala una intensa ed emozionante versione di “Mi sono innamorato di te” dell’indimenticato Luigi Tenco. Una canzone che sembra scritta per lui, senza se e senza ma. Però di super- ospiti parlerò più avanti.

Bello vedere Carlo Conti e Maria De Filippi insieme sul palco: si ritorna ai tempi della mitica, si fa per dire, “Rai-Invest” di berlusconiana memoria: comunque ben assortiti, uno parla forte e veloce, l’altra basso e lentamente. Siamo al “Festival delle larghe intese”, come ha sottolineato Maurizio Crozza, grandissimo e graffiantissimo come al solito e più del solito, definendo i presentatori: “i promessi sponsor”.

Comunque la Sig.ra Costanzo sa stare sul palco, fuori di dubbio, meglio delle vallette o presunte tali, che si sono alternate negli ultimi anni, o forse da sempre. Gran professionista.

Comincia finalmente la gara con Giusy Ferreri: mi astengo, per ora. Mi piace la voce, lo ammetto, ma la  canzone, al primo impatto mi pare banale e già sentita.

Stesso discorso per Fabrizio Moro: brano alquanto mengoniano, ma la foce che graffia è un marchio di fabbrica. Già sentito e risentito, comunque e purtroppo.

Elodie, o Emma Marrone che dir si voglia, è l’ennesimo prodotto di “Amici”: odio i talent e quindi, senza indugio e senza timor di smentita, anche se la gara è appena cominciata, regalo lo #stendiamounvelopietoso odierno a questo clone di tante altre voci tutte uguali.

Non conosco Lodovica Comello, lo ammetto e ne vado fiero: canzone orecchiabile come tante, voce come tante e niente di più. Ne faccio volentieri a meno. Qualcuno le dica che “andar via di schiena” è un copyright di Baglioni.

Fiorella Mannoia, che ho incontrato brevemente nel pomeriggio, conferma di essere semplicemente grande, grandissima, nella voce, nella gestualità, in tutto: il pezzo è bellissimo e già lo amo. Spacca di brutto.

L’euforia dura poco: Alessio Bernabei, che sembra Alessandro Del Piero, mi fa venire in mente che al Mc Donald’s di Moncalieri 45° Nord cercano personale, e con urgenza. Terza apparizione consecutiva di cui facevo volentieri a meno. E forse non solo io.

E’ l’ora del super-ospite italiano: non discuto assolutamente sulla bravura di Tiziano Ferro, è un grande, punto, ma come ho ribadito ancora oggi sulle colonne di “Sanremo News”, detesto gli ospiti italiani al Festival. Lo trovo sconveniente e di pessimo gusto verso chi mette la faccia, partecipando alla gara. E purtroppo, in giro per la città, e anche qui in sala stampa, tutti aspettavano la performance del cantante ciociaro, disinteressati completamente alla gara canora, perché #infindeiconti di gara si tratta.

Interessante anche il duetto con Carmen Consoli: Tiziano è riuscito nella difficile impresa di farmi digerire la cantante siciliana.

Al Bano, dopo la pausa dedicata al super-ospite, attacca la canzone stranamente rauco ed impacciato: forse ha l’influenza o forse gli anni cominciano a pesare sul serio. La canzone è una romanza trita e ritrita. Non ci siamo. Da rivedere e risentire.

Per la cronaca, Raul Bova, è più piccolo di quanto potessi immaginare, magro e smunto, mi passa di fianco in un turbinio di urla e bodyguard.

Samuel, ex Subsonica, non mi piace, come non mi piaceva la sua ex-band: non mi pronuncio. La canzone si ascolta e si dimentica in un attimo.

Semplicemente esilarante il duetto Paola Cortellesi e Antonio Albanese alias “Nicola & Valeria”: coppia meravigliosa anche sul set del loro prossimo film in uscita, “Mamma o papà”. Tra l’altro, l’artista romana ha dimostrato di saper cantare decisamente meglio di tante altre partecipanti. Fantastica.

Ron, parrucchino inguardabile e dall’acconciatura improbabile, ci regala una canzone di repertorio e nulla più. Niente di nuovo, niente di originale. Tra l’altro sembra influenzato pure lui.

Per quanto riguarda Clementino, vale il discorso fatto lo scorso anno: se questo è il rap italiano, siamo mal messi. Davvero. Vale lo stesso commento scritto poco sopra per Bernabei: anche da Burger King’s cercano personale.

E’ il momento di Ricky Martin e in sala stampa scoppia il finimondo: vida loca. Ma qui sorge il dubbio amletico: in studio canta lui o qualcun altro, come per Den Harrow e Milli Vanilli? Mi-mi-mistero. Delusione.

Ermal Meta invece l’ho ascoltato con curiosità, visto che ne dicono un gran bene alcuni miei amici musicisti: non male i cambi di tonalità, ma mi aspettavo qualcosa di più originale. Forse è meglio quando scrive canzoni per altri. Rimandato. E poi il titolo della canzone, sai gli scongiuri dei titolari di agenzie di pompe funebri… Qualcuna dice che assomiglia a Tore dei Collage quando aveva vent’anni...ci sta.

Finite le performance dei cantanti in gara sono chiamato a votare: impresa ardua, visto il livello generale. I giornalisti accreditati possono esprimere tre voti: il primo lo do a Fiorella, naturalmente. Gli altri non ve li dico. So che non dormirete per giorni e giorni, ma non mi interessa. Anche perché per le prossime serate farò lo stesso.

Escono i primi risultati. I primi semi-trombati, che verranno in parte ripescati giovedì, serata dedicata alle cover, quando ricanteranno la propria canzone, sono: Clementino, Ron e Giusy Ferreri.

Più o meno in linea con quanto visto.

Si chiude qui la prima puntata di “Festival c’è posta per te”, una coproduzione Rai, Mediaset, La 7 e Sky: mi viene da dire #facciamoquadrareiconti.

A domani.

Stay Always Tuned !!!

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Articolo pubblicato il 08/02/2017