Torino. La Giunta della miopia e dei divieti

Inquinamento e trasporti pubblici inadeguati colgono impreparata la Sindaca delle utopie

A Torino piove da due giorni e la prossima settimana sono previste altre perturbazioni. Le migliorate condizioni atmosferiche non sono colte dal Comune, che oggi ha continuato a tenere in vigore le norme che vietano la circolazione alle auto sino alla classificazione Euro 4, non considerando i disagi dei torinesi.

Ma c’è di più. E’ già in programma per martedì una riunione della Giunta Municipale che pare deliberi addirittura, dal 13 febbraio sino al 15 aprile, il blocco della circolazione delle auto diesel Euro 3 e, in casi assai probabili di maggior inquinamento sino alle auto Euro 4, come avvenuto in questi giorni.

Il provvedimento  interesserà all’incirca 100 mila automobilisti torinesi. C’è in atto una mobilitazione crescente che si manifesta sui social e sui giornali, da parte di coloro che lavorano e debbono spostarsi ogni giorno,  anche perché ad un blocco generalizzato corrisponde una carenza ancor più accentuata della circolazione dei mezzi pubblici.

Su entrambi i temi si è, per ora mobilitato il comitato spontaneo TorinoinMovimento, come ci precisa la Presidente Federica Fulco, che “chiede conto all’amministrazione Appendino di scendere dall’olimpo delle utopie, per calarsi in modo effettivo, nelle difficoltà che ogni cittadino deve affrontare ogni giorno”. I riferimenti puntuali arrivano poi dalla periferie e da zone semicentrali, come borgata Parella, lasciata in balia di mezzi pubblici fantasma ed inquinanti.

Sull’intempestività dei provvedimenti di questi giorni, non revocati, nonostante il miglioramento delle condizioni meteorologiche si scaglia l’ex assessore Lavolta ed il radicale Silvio Viale. I vigili Urbani ovviamente hanno infarcito i Torinesi di multe e i giornali continuano ad essere assillati da cittadini ed operatori economici disorientati e preoccupati per il forzato congelamento delle attività produttive causa il paventato blocco pressoché costante del traffico cui andremo incontro nei prossimi mesi.

A prescindere dalle spiacevoli contingenze di questi giorni, qual’è la maggior difficoltà che si profila all’orizzonte?

Anche sul controllo atmosferico e per combattere l’inquinamento, la Giunta Appendino, sin dalle prime avvisaglie ha imboccato la via della decrescita felice. Non c’é programma di estendere parcheggi in grado di attenuare l’inquinamento o la cancellazione delle deleterie zone a 30 km. che di fatto  l’inquinamento lo favoriscono. Per non parlare di sottovie, mini isole pedonali o altri accorgimenti compatibili con una città che presenta ampie superfici e possibili vie di scorrimento. Nulla di tutto questo.

Si vogliono deliberatamente estendere piste ciclabili al di là dell’opportunità e della ragione, in zone commerciali, così da ammazzare ancor più la vocazione artigianale e le botteghe famigliari  di Torino. Non si vuole neppure alzare il naso ed imitare soluzioni urbanistiche di città europee, come Strasburgo, Nizza, Digione o Zurigo, ove misure accorte hanno consentito lo sviluppo dei traporti pubblici non inquinanti, con vie di scorrimento veloce, parcheggi adeguati e mini isole pedonali, ove occorrono.

Qui impera un ambientalismo becero ed ideologico a prescindere, che privilegia il trasporto su gomma, invece di convogliarlo su ferro, tanto per citare un esempio eclatante, e non si considerano le necessità dei cittadino, perché Torino non è un deserto, ma una città abitata con le dinamiche proprie .

L’altro capitolo ancor più nebuloso riguarda i trasporti. C’é una pesante eredità che risale alla giunta Fassino, ove GTT e Giunta comunale hanno giocato a rimpiattino con i bilanci falsi. La questione è in mano alla magistratura e restiamo fiduciosi in attesa dell’esito. Ma intanto la pessima gestione di Walter Ceresa, factotum di GTT continua con il tacito accordo della giunta Appendino.

In carenza di contributi regionali e comunali, Ceresa ha riversato le politiche contenitive del deficit sugli utenti, non sognandosi di avviare un risanamento aziendale cui c’era e c’è assoluta necessità. Anche lui ha ereditato le conseguenti delle allegre gestioni partitiche e clientelari dei Panero, Guiati e Gariglio, ma poi si è accucciato nel comodo giaciglio della GTT, senza almeno denunciare lo sconquasso dell’azienda che gli ha impedito di svolgere con competenza e solerzia il ruolo affidatogli.


Gli argomenti s’intrecciano ed alla Sindaca ed a Ceresa, alla vigilia della mazzata di due mesi di blocco del traffico vorremo chiedere per quanti anni continuano a far circolare mezzi inquinanti sulla linea 18 e su buona parte della Linea 10 senza ripristinare i tram? Se invece della demagogia e delle facili scorciatoie si usasse il cervello, s’individuerebbero le principali cause reali d’inquinamento. Invece, ciliegina sulla torta, gli utenti della GTT da domani dovranno bippare due volte, con prevedibili disagi causa il tempo perso e le macchinette poco funzionanti.

Perché non si sono studiati accorgimenti tecnici più accorti?

Non vorremo che queste ed altra materie decisive per la vita dei cittadini, facessero pentire i Torinesi della fiducia data a Chiara Appendno, deducendo che hanno affidato  un caleidoscopio nelle mani di una bambina!

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Articolo pubblicato il 05/02/2017