La famiglia di Beppe Grillo bannata dall'ingresso negli Stati Uniti

Chissà cosa dirà adesso il comico genovese che pochi giorni fa aveva definito Trump (insieme a Putin) un dono di Dio per l'umanità

Questo è il rischio di quando si pronunciano parole in libertà senza comprenderne (o senza voler comprendere) il senso ma solo con l'unico intento di fare del facile populismo che colpisca direttamente la pancia degli elettori.

Pochi giorni fa sul suo blog Beppe Grillo aveva definito Trump (insieme a Putin) un dono di Dio per l'umanità. Una dichiarazione che lascia qualcosa di più che perplessi se si ricorda che Putin negli ultimi anni è stato l'artefice di diverse guerre in cui hanno incontrato la morte centinaia di migliaia di civili tra cui donne e bambini. Ma si sa, business is business e con l'elezione di Trump in America il neo Presidente americano è diventato propedeutico alla propaganda del Movimento 5 Stelle ed il passo è stato breve, santificare anche lui in ottica anti europea.

Ieri però Trump ha tirato fuori dal cilindro un decreto che probabilmente risulterà essere un calice amaro per il comico genovese, ha bannato tutti i cittadini con passaporto iraniano dall'ingresso negli Stati Uniti.

Pochi sanno che la moglie di Beppe Grillo si chiama Parvin Tadjik ed è iraniana così come i suoi parenti che ancora vivono nel paese. Di conseguenza la signora Grillo (come i suoi parenti) non può più entrare negli States in quanto cittadina indesiderata in odore di terrorismo. Lo stesso Beppe Grillo potrebbe essere bannato dagli States per la sua notoria vicinanza al regime iraniano. In una intervista del 2012 al quotidiano Yedioth Ahronot, Grillo avea fatto delle dichiarazioni forti  "I massacri in Siria? «Ci sono cose che non possiamo capire. Non sappiamo se sia una vera guerra civile o si tratti d’agenti infiltrati nel Paese». L’Iran di Ahmadinejad? «Un giorno ho visto impiccare una persona, su una piazza di Isfahan. Ero lì. Mi son chiesto: cos’è questa barbarie? Ma poi ho pensato agli Usa. Anche loro hanno la pena di morte: hanno messo uno a dieta, prima d’ucciderlo, perché la testa non si staccasse. E allora: che cos’è più barbaro?». E i diritti delle donne? «Mia moglie è iraniana. Ho scoperto che la donna, in Iran, è al centro della famiglia. Le nostre paure nascono da cose che non conosciamo».

Ed acora alla domanda se non era nemmeno un po’ preoccupato da quel regime rispondeva  «Quelli che scappano, sono oppositori. Ma chi è rimasto non ha le stesse preoccupazioni che abbiamo noi all’estero. L’economia lì va bene, le persone lavorano. È come il Sudamerica: prima si stava molto peggio. Ho un cugino che costruisce autostrade in Iran. E mi dice che non sono per nulla preoccupati»

Su Israele diceva «Tutto quel che in Europa sappiamo su Israele e Palestina, è filtrato da un’agenzia internazionale che si chiama Memri. E dietro Memri c’è un ex agente del Mossad. Ho le prove: Ken Livingstone, l’ex sindaco di Londra, ha usato testi arabi con traduzioni indipendenti. Scoprendo una realtà mistificata, completamente diversa»

Chissà quale verità alternativa si inventerà adesso il comico genovese, a nessuno è dato sapere se prevarrà l'amore per la moglie e la sua famiglia oppure se la sacrificherà sull'altare del business e della ragion di blog. 

E se andasse al Governo come ci andrebbe negli USA ? Senza la first lady ?


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Articolo pubblicato il 30/01/2017