Gli alleati per liberare l’Italia dal fascismo ed i migranti salvati dalla Marina Militare, risorsa per il popolo italiano
Carissima Signora Giuliana Tofani Rossi,
la Sua lettera inviata al Presidente del Consiglio mi ha profondamente colpito in quanto narra un episodio doloroso vissuto nel momento più grigio della storia d'Italia, una storia vissuta da Lei, che ha il coraggio di raccontarla, come pure da tanti altri concittadini che hanno taciuto il male ricevuto da chi rapppresentava la salvezza, la gioia della liberazione dalle ingiustizie subite.
Molti di essi, ancora profondamente segnati dal ricordo, rivivono tuttoggi la sorta di violenza che Lei ha voluto sottolineare tracciando un filo congiungente con il passato per una attenta e critica analisi della vita di tutti i giorni, purtroppo doviziosa di una forma nuova di violenza ai danni degli stessi soggetti: gli italiani.
E mi compiaccio nel rinnovarLe la onestà intellettuale con cui si rivolge al Presidente Gentiloni per raccontare una delle tante verità nascoste che hanno segnato la storia e che troppi hanno relegato nell'oblio alterando, in un certo senso, il vero prezzo della libertà riconquistata.
Civico20 News
Il Direttore responsabile
Massimo Calleri
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Presidente Gentiloni,
mi chiamo Giuliana Tofani Rossi, sono pensionata, vivo a Sanremo. Nella trasmissione di Fabio Fazio, Lei Signor Presidente, accennando al Cimitero di guerra americano di Nettuno, ha detto che i soldati statunitensi sono venuti in Italia per liberarci dal fascismo. Mi permetta di dissentire Presidente Gentiloni: dire che gli alleati sono venuti in Italia per liberarci dal fascismo, sarebbe come dire che gli stessi hanno raso al suolo la stupenda città di Dresda, per liberare i tedeschi da Hitler..........
Ora Le racconto, Signor Presidente, in che modo la mia famiglia è stata "liberata" dall'esercito alleato. Nel luglio del 1944 io, nata ad ottobre del 1942, vivevo con i miei genitori a Sarteano (Siena), dove mio padre Angiolo, appuntato dei Carabinieri, prestava servizio nella locale stazione.
Il mio babbo, che era preoccupato per la sua famiglia di origine, residente nella zona del fronte chiese un congedo per raggiungere, in bicicletta, i suoi familiari. Partì al mattino presto del 29 luglio 1944 e giunse ad Arezzo intorno a mezzogiorno. Dopo essersi accertato che i suoi stavano bene, andò a riposare. Più tardi sua sorella Domenica gli chiese di intervenire perché un soldato alleato, giù nella stalla, stava pesantemente molestando una ragazza, che si trovava in quel luogo per ripararsi dalle cannonate.
Era un soldato indiano, dell'esercito inglese, ubriaco, che aveva strappato la catenina che la giovane portava al collo. Mio padre, usando tutta la calma possibile e facendosi capire a gesti, cercò di dissuadere il militare proponendogli di bere insieme un bicchiere di vino. Il soldato, che aveva puntato il fucile verso la ragazza, lo puntò contro il mio babbo. In quel momento si affacciò sulla soglia della stalla un suo compagno che fece fuoco e lo ferì. La ferita non era mortale, ma poco dopo giunsero altri militari che lo finirono con un pugnale.
Frattanto mia madre, non vedendo tornare il marito, raggiunse con me Arezzo, dove apprese di essere rimasta vedova. Dopo qualche giorno, una sera, mentre la famiglia era riunita per la cena, una banda di soldati indiani si introdusse in casa dove si trovavano: mio nonno Pietro, la sua seconda moglie Benedetta, mio zio Nandino (16 anni), mia madre, io e zia Domenica. Quest'ultima, all'arrivo dei soldati, si gettò dalla finestra del primo piano e si nascose in un campo di granoturco. I "liberatori", con le armi in pugno, obbligarono mia mamma ad entrare in camera da letto, dove la violentarono. Dopo lo stupro consumarono tutto il cibo che trovarono in casa.
Violentare le donne, ma anche uomini e bambini è ciò che spesso fecero, i soldati marocchini, algerini, tunisini e senegalesi comandati dal Generale francese Juin. (Il corpo di spedizione francese in Italia 1943-1944 di Fabrizio Carloni).
Comunque, il contributo di questi soldati fu determinante nella battaglia di Cassino. Mi viene da dire che gli alleati hanno vinto questa decisiva battaglia mandando in prima linea gli stupratori e i pedofili. ("La pelle” di Curzio Malaparte) (Il film “La Ciociara” con Sofia Loren) (E.A. Mario autore di “La leggenda del Piave” e di “Tammurriata nera”)
Mi consenta di dire, Presidente Gentiloni, che la vulgata che gli alleati sono morti per liberare l’Italia dal fascismo è una solenne BUFALA.
Secondo me, è anche una BUFALA sostenere che i migranti salvati dalla Marina Militare siano una risorsa per il popolo italiano.
Ho letto su "Il Giornale" del 19 gennaio u.s. che in Friuli Venezia Giulia, i richiedenti asilo che accetteranno di tornare nel loro Paese riceveranno 3500 euro di bonus. Infatti, in aggiunta ai 2500 euro dello Stato, la Regione Friuli Venezia Giulia ne ha stanziato altri 1000 per liberarsi di migliaia di stranieri a cui è stata negata la protezione internazionale, ma sono rimasti in Italia aspettando l'esito del ricorso in Tribunale. Ricorso previsto dalla legge 40 del 1998, meglio conosciuta come legge Turco/Napolitano. Malgrado si tratti di una importante somma c'è il rischio che il piano si riveli un flop, come accaduto in passato con progetti simili.
Sempre dal "Il Giornale" del 19 gennaio apprendo che il vice direttore dell'Europol, (Agenzia di contrasto dell'Unione europea ) l'olandese Wil Van Gemert, in audizione alla Commissione Schengen, ha lanciato l'allarme perché 34.000 migranti già sbarcati in Europa e provenienti da Africa, Siria, Pakistan ed Afghanistan sono ritenuti legati all'estremismo islamico. Win Van Germet non è un tizio qualunque: è l'ex capo dei servizi segreti olandesi. Le sue dichiarazioni dimostrano che la situazione è inquietante e ha sollecitato l'Europa ad una più responsabile collaborazione per scongiurare nuovi attentati.
Come se non bastasse, il Presidente del Consiglio europeo Donal Tusk ha dichiarato: "lo scorso anno ci sono stati 180.000 arrivi irregolari in Italia. Questa situazione non può continuare."
Se le cose stanno così, perché mai l’Italia non tiene conto unicamente delle leggi che sono in vigore nell’Unione europea , ma si ostina a tenere in piedi la legge Turco Napolitano che è del secolo scorso?
Isis e Al Qaeda, sono ormai alle porte di casa nostra e sfruttano l'immigrazione per infiltrare guerriglieri, spesso già addestrati nei campi jihadisti in Africa e in Iraq.
La Marina Militare, oltre che alle unità navali, possiede sette sommergibili del costo medio di un miliardo di euro l'uno. Questi sottomarini, che vanno a idrogeno, sono molto dispendiosi, (circa 100mila euro al giorno ognuno) e, come i predator dell'Aeronautica militare, spiano tutti i movimenti verso l'Italia per consentire alla nostra intelligence di prevenire eventuali azioni aggressive nei confronti del nostro Paese.
Se questi mezzi sono così efficaci per individuare scafisti ed intercettare barconi, come mai non si opera per bloccarli prima che entrino nelle acque internazionali?
Certo che i migranti sono una risorsa! Lo sono per i trafficanti di esseri umani e lo sono anche per chi percepisce circa 35 euro al giorno per il loro vitto e alloggio.
Il quotidiano “Il Tirreno” riporta la notizia che una ragazza di 23 anni, incinta di otto mesi, dorme in strada con il marito che ha perso il lavoro. Fortunatamente entrambi sono stati salvati dai volontari di Grosseto e da un generoso imprenditore che ha pagato un albergo per loro. Mercoledì 25 gennaio i due giovani erano ospiti della trasmissione “I fatti Vostri”, condotta da Giancarlo Magalli. Hanno chiesto un lavoro per il marito e un tetto per la loro creatura che nascerà tra un mese. Per gli italiani che perdendo il lavoro e si riducono a vivere in strada non ci sono strutture che li accolgano!!!
La Repubblica italiana dovrebbe avere più rispetto per gli italiani!!!
Ma che razza di Nazione è questa che, con la scusa dell’accoglienza, non dà la dovuta importanza ai pericoli di attentati e i clandestini hanno più diritti dei cittadini?
In realtà, per scongiurare gli attentati, qualche cosa viene fatto. Ho chiesto all’Assessore al Turismo di Sanremo, Daniela Cassini, i biglietti per la trasmissione “Domenica In” che si terrà al Teatro Ariston. Per disposizioni di legge ho dovuto portare fotocopia della mia carta d’identità e quella della mia amica. Ma veramente c’è qualcuno che pensa che le vecchiette ultrasettantenni siano delle dinamitarde? Chissà, forse la buonanima di Alfred Nobel, che è deceduto a Sanremo, mi darà in sogno la ricetta per costruire un candelotto con la dinamite!!!
“Noi siamo da decenni calpesti, derisi, perché non sian popolo perché sian divisi.”
Viva l’Italia.
Deferenti ossequi.
Giuliana Tofani Rossi
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Articolo pubblicato il 29/01/2017