Nuove norme UE sugli sbarchi

Inutili se non prevedono restringimenti

La Commissione Europea preannuncia “misure supplementari per rafforzare l´operato dell´UE (...) contro le reti della tratta e del traffico di esseri umani” il che, sulla rotta del Mediterraneo centrale, vorrebbe rappresentare una prima risposta dell´Unione Europea alle critiche che le sono piovute addosso da varie parti sulla dissennata gestione della migrazione sulla rotta del Mediterraneo. 

In vista della riunione dei Capi di Stato e di Governo a Malta per il prossimo 3 Febbraio 2017, l´Europa annuncia, per contenere i flussi migratori, un mix di misure che non comprendono quella più importante che da sempre chiede la Lega Nord. 

Resta comunque aperta la questione fondamentale e cioé il respingimento dei clandestini alle basi di partenza. 

"Non può essere considerata efficace, senza i respingimenti, la decisione annunciata dalla Commissione e dall´Alto Rappresentante Mogherini di fornire alla Libia di Fayez al-Sarraj i mezzi per il controllo dei flussi dei migranti provenienti dalle coste libiche, affidando alla Libia stessa il coordinamento dell´Operazione Sophia".

Lo afferma Mario Borghezio, Deputato al Parlamento europeo della Lega Nord, che insiste sottolineando come,  nel linguaggio politicamente corretto della comunicazione di Bruxelles, ovviamente, non si osa proporre a chiare lettere ciò che ormai chiedono apertamente diversi governi dell´area mediterranea:

"Cioé quei respingimenti - conclude - finora sempre esclusi a priori dall´UE ma che consentirebbero di salvare vite umane scoraggiando i flussi migratori in base al principio che nessuno sarà più disposto a pagare i trafficanti sapendo che verrà risbarcato in Libia".

  

  

 

  

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 28/01/2017