Piemontesi più benestanti ed attenti alle spese rispetto alla media italiana

I dati comunicati dai vari osservatori di banche, finanziarie e associazioni dei consumatori hanno in comune un dato condiviso: gli italiani sono disposti ad indebitarsi di più rispetto agli anni passati. Le finalità per cui ricercano finanziamenti mettono normalmente l’acquisto dell’auto usata o nuova tra le prime tre motivazioni. Il Piemonte in questo quadro è un’eccezione. Infatti è la Regione che vanta la crescita del reddito pro capite tra i più alti in Italia, ma allo stesso tempo l’aumento del benessere non spinge ad indebitarsi se non per l’acquisto di arredamento ed elettrodomestici.

Secondo i dati resi noti dall’Osservatorio di Findomestic, in Piemonte il reddito pro capite è aumentato di +2,9%, 0,5% in più rispetto alla media italiana. Per la Regione la crescita del Pil è stata pari esattamente alla media nazionale e cioè di +0,7%. Quindi si denota un miglioramento complessivo della condizione di benessere e conseguentemente della capacità di spesa. Tuttavia i piemontesi spendono poco per cambiare la propria auto. La spiegazione offerta dagli stessi analisti che hanno valutato i dati starebbe nel fatto che tra le regioni italiane il Piemonte è tra quelle che vanta uno dei più giovani parchi macchine (molto più vecchi ed obsoleti nel Sud del Paese).

A livello di province quella con maggiore reddito pro capite (seconda in Italia) è Biella, seguita da Torino, Vercelli e poi Cuneo. Gli importi richiesti con i finanziamenti non sono molto elevati, una media di poco più di 5000 euro destinati ai beni “durevoli”. Aumentano le richieste di finanziamenti online, complice anche la diffusione dell’uso di sistemi di pagamento sicuri via web ed utilizzabili per rimborsare le rate, come ad esempio la genius card o card simili. Comunque non tutti i settori mantengono o vedono accrescere il proprio gradimento. Il settore che meno piace (proseguendo un trend negativo già iniziato negli anni addietro) è quello dell’informatica. Invece quello che è cresciuto di più, nonostante rimanga ancora in una situazione di crisi abbastanza accentuata, è quello dei ciclomotori, cresciuti dell’11,3%.

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Articolo pubblicato il 27/01/2017