Piemonte - Parte la battaglia per aumentare il numero di assegni "allo studio" assegnabili

Il termine di presentazione della domanda per il Voucher a sostegno dello studio per i residenti in Piemonte, si è chiuso recentemente, e cioè il 15 Gennaio. Ma nonostante la pratica si possa considerare conclusa, non si fermano le polemiche sulla scelta di tagliare una parte degli stanziamenti destinati ad un contributo che nasce per sollevare le famiglie dal peso di quello che dovrebbe essere un diritto garantito a tutti: quello allo studio.

Secondo i consiglieri regionali Franco Graglia e Gian Luca Vignale saranno ben 6500 le famiglie che non potranno ricevere l’assegno, con una cifra che potrà arrivare fino a 2500 euro, a causa del taglio dello stanziamento: dagli oltre 13.360.000 di euro previsti inizialmente, dopo il taglio di 2,3 milioni di euro, saranno 11 i milioni di euro che potranno soddisfare le domande dotate dei requisiti minimi richiesti.

Qui non si parla infatti di un di più, di come impegare il tempo per decidere quale tasso sia più conveniente per far fruttare i propri risparmi o come investire piccole cifre, come ad esempio 5000 o 10 mila euro nel modo più fruttuoso (approfondimenti su http://societaoffshore.org/investire-5000-euro). Si tratta di come garantire ai propri figli gli strumenti necessari per poter studiare, spostarsi verso la scuola che meglio risponde ai progetti futuri o alle attitudini dimostrate durante il percorso di studi, o anche semplicemente la qualità dei libri di testo o degli altri supporti necessari per “formarsi” e garantirsi un futuro.

In più, denunciano i due consiglieri, ad essere penalizzate saranno soprattutto le famiglie che hanno iscritto i propri figli alle scuole paritarie, per le quali lo stanziamento è fermo a poco più di un terzo della somma totale.

Il consigliere Franco Graglia ha comunque specificato che non si resterà con le mani in mano in attesa delle decisioni sul prossimo anno, ma che Graglia: “Presenteremo una mozione per chiedere che le scelte fatte dal Consiglio regionale vengano rispettate e quindi che i 2,3 milioni di euro tagliati nel bilancio del 2016 per sostenere gli assegni di istruzione e frequenza vengano stanziati nel bilancio preventivo del 2017 al fine di consentire che aumenti il numero di famiglie che potranno beneficiare del contributo dovuto.” Non resta che attendere le possibili evoluzioni.

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Articolo pubblicato il 26/01/2017