Alitalia avvia il taglio dei costi «160 milioni entro l’anno».

Il consiglio di amministrazione ratifica la nomina degli advisor Roland Berger e Kpmg. I soci confermano il pieno sostegno all’amministratore delegato Cramer Ball. Le trattative con altre compagnie aeree per accordi di codesharing. 

Un piano di riduzione dei costi per 160 milioni di euro per il 2017, con un drastico taglio ai contratti di fornitura e per il leasing degli aerei. La nomina di Federico Ghizzoni, che oggi ha partecipato per la prima volta al consiglio di amministrazione di Alitalia, a presidente del comitato parti correlate.

 

E il negoziato sul debito della compagnia che coinvolge le banche creditrici (Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mps) ed Etihad. Il board ha ratificato la nomina dei due advisor dei soci. Roland Berger per la parte industriale, che affiancherà Bain. Kpmg per la parte finanziaria, che coadiuverà Lazard, il consulente scelto dalla compagnia.

Alla riunione del Consiglio era presente (in collegamento da Milano) anche Gaetano Micciché, in rappresentanza di banca Intesa. Il board ha «confermato all’unanimità il pieno impegno a sostenere il management nel raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano di rilancio». Ora l’attenzione è focalizzata sul piano industriale che l’amministratore delegato Cramer Ball ha già redatto.

 

Progetto che però dovrà essere vidimato da Roland Berger scelto dagli azionisti. A partire dal piano verrà strutturata l’operazione finanziaria che prevederà il salvataggio della compagnia. Serviranno risorse fresche. Almeno mezzo miliardo di euro. Una parte importante verrà garantita da Etihad. Si parla di 300 milioni, oltre ai cento già investiti a dicembre per evitare l’amministrazione straordinaria della compagnia.

 

Nuova finanza verrà garantita dalle banche tramite una conversione in azioni delle linee di credito esistenti e una successiva erogazione di prestiti per proseguire senza patemi l’attività corrente.


corriere.it

 

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Articolo pubblicato il 24/01/2017