Pitti Uomo 2017: Investire sui giovani per preservare il Made in Italy

Il bagaglio di competenze italiano è un patrimonio

Si prospetta un 2017 non facile per la moda italiana all’estero, ma il Governo è pronto ad affiancare gli  imprenditori.

La strategia per non arretrare di fronte a problemi come il protezionismo, le continue tensioni politiche e i consumi stagnanti è una sola: giocare d’azzardo investendo, internazionalizzando e innovando le aziende seguendo l’industria 4.0.

“I soldi non sono un problema, ma i progetti lo sono” sottolinea il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, all’inaugurazione della 91esima edizione di “Pitti Uomo” (la fiera più importante al mondo nel settore della moda maschile).

La moda deve attrezzarsi ad affrontare un periodo di continui cambiamenti di mercato e il Governo ha affidato 35 milioni di euro all’Istituto Nazionale del Commercio Estero. Questi soldi sono destinati al potenziamento della distribuzione multicanale e, soprattutto, del commercio digitale del settore che, secondo il ministro, deve ancora migliorare.

La disoccupazione giovanile, arrivata al 40%, rappresenta un altro problema che il sistema vuole combattere e il presidente di Pitti Immagine, Gaetano Marzotto, chiede al Governo “meno burocrazia, meno tasse, più competitività del sistema all’esterno e più investimenti in istruzione”.

Ci sono stati cambiamenti nelle griffe internazionali e l’Italia continua a predominare per la grande qualità, ma per mantenere alto il primato c’è bisogno di investire nei progetti che i giovani offrono. Un grande esempio è quello del brand “Ermenegildo Zegna”, che ha presentato la sua linea giovane, Z Zegna disegnata da Alessandro Sartori.

Il Made in Italy e l’immenso patrimonio di competenze, che il nostro Paese offre al mondo della moda, deve essere preservato e, per questa edizione dell’evento, l’argomento più importante e delicato è stato proprio quello delle imprese. “Pitti Uomo”, unendo aspetti commerciali a innovazione di formula e prodotti, è diventato un modello per tutto il sistema moda, assumendo un ruolo sempre più importante non solo per il settore, ma anche per quanto riguarda la cultura italiana ed internazionale.

Giada Speziale

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 20/01/2017