Accordo UE/Mali: una cosa seria?

Se lo chiede Mario Borghezio, Parlamentare della Lega Nord

 Se lo chiede Mario Borghezio a margine di un’interrogazione in cui fa riferimento al fatto che lo scorso dicembre è stato annunciato un accordo tra l'UE, fatto dal Ministro degli Esteri Olandese Bert Koenders dopa la visita a Bamak, e il Mali per la riammissione nel paese africano dei migranti maliani che in Europa non hanno ricevuto asilo.

Borghezio rileva che l’accordo, stipulato anche grazie a 1,8 miliardi di euro messi a disposizione dall’UE, nel suo complesso interessava diversi punti e impegnava l'Unione Europea e il Mali a rafforzare le frontiere, a creare posti di lavoro e ad agevolare il ''ritorno dei richiedenti asilo respinti'. 

Ma già all'indomani della firma il Ministro degli esteri maliano dichiarò che nel testo non c'era nessun riferimento alla firma di un accordo che prevedesse il rimpatrio dei connazionali maliani che erano illegalmente in Europa e il capo della diplomazia maliana ha dichiarato che il Mali non ha intenzione di monetizzare la sua dignità, anche se l'Unione Europea è un partner per lo sviluppo.

 Borghezio chiede quindi all’Alto rappresentante Mogherini:

“Occorre fare chiarezza su quale sia effettivamente la situazione relativa a questo accordo, se è ancora in vita o se si può ritenere un fallimento di un primo tentativo di dialogo con il Mali in tema di immigrazione”.

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 14/01/2017