Da Rossana (CN) a Berlino

L’esperienza di una studentessa del liceo Bodoni di Saluzzo con il progetto della Fondazione CRT di Torino

Ciao a tutti! Mi chiamo Martina, abito a Rossana e sono iscritta al primo anno di ingegneria al Politecnico di Torino. Quest’estate, dopo aver concluso l’esame di maturità presso il Liceo Scientifico G. B. Bodoni di Saluzzo, ha avuto inizio per me un’esperienza che porterò sempre nel cuore e che voglio condividere con voi.

Grazie ai fondi messi a disposizione dalla Fondazione CRT di Torino, in collaborazione con il Liceo Bodoni, ho partecipato al progetto “Talenti Neodiplomati 2016” ed ho avuto l’opportunità di svolgere un Master di tre mesi a Berlino.

In questa bellissima città, ricca di storia e cultura, condividevo un appartamento nel quartiere Lichtenberg con tre ragazzi di Chivasso: Dafne, Andrei e Simone, con i quali fin da subito ho instaurato un ottimo rapporto di amicizia e collaborazione.

La prima settimana ho frequentato un breve corso di tedesco, lingua per me sconosciuta; in seguito ho iniziato la mia attività come volontaria presso l’organizzazione no-profit “Visioneers e. V.” che organizza programmi di supporto per i rifugiati.

Qui mi occupavo della pulizia dei locali, di seguire e preparare il necessario per le attività che quotidianamente si svolgevano, quali sport, cucina, musica, cucito, arte, compiti e lezioni di tedesco. Provvedevo, poi, insieme ad altri volontari, all’organizzazione di eventi per la raccolta fondi.

Ogni lunedì, inoltre, aiutavo a servire il pranzo nella mensa del rifugio per immigrati in Otto Ostrowski Strasse 44.

Durante il tempo libero ho avuto modo di scoprire e conoscere questa stupenda città passeggiando nei numerosi parchi e visitando mostre e musei. Con Dafne ho trascorso un weekend ad Amburgo e uno a Dresda e ho visitato la città di Potsdam e il campo di concentramento di Sachsenhausen.

Non posso negare di non aver trovato difficoltà iniziali: provenire da un paese di 900 abitanti circa e trovarsi da un giorno all’altro in una città metropolitana di 3,5 milioni di abitanti, senza sapere la lingua, è stata una bella sfida!

I primi giorni era per me difficile orientarmi e spostarmi con i vari mezzi di trasporto. Inoltre, avendo frequentato un corso di lingua tedesca di soltanto 25 ore, non sempre riuscivo a capire ed esprimermi come avrei voluto, soprattutto nel centro in cui lavoravo, dove in pochi conoscevano l’inglese.

Da questa esperienza ho imparato ad essere indipendente ed autonoma nelle mie decisioni e ad affrontare i piccoli problemi che si presentavano di volta in volta. Allo stesso tempo ho imparato a convivere e collaborare con i ragazzi con cui dividevo l’appartamento.

Ho capito che nella vita, per ottenere dei buoni risultati e per realizzare i propri sogni, bisogna impegnarsi, darsi da fare e non arrendersi di fronte alle difficoltà.

Su luogo di lavoro ho avuto l’opportunità di conoscere persone provenienti da tutto il mondo, con culture, abitudini e religioni diverse, ognuno con la propria storia da raccontare.

Alcuni dei giovani immigrati, provenienti dalla Siria, dall’Afghanistan e dall’Iran, hanno condiviso con me le loro difficili storie, facendomi riflettere su quanto sono fortunata ad avere ciò che ho.

Ho imparato che se alla base del nostro comportamento c’è il rispetto per la persona non esistono barriere linguistiche, religiose o culturali.

Prima di partire non avrei mai immaginato che questi tre mesi sarebbero stati così intensi di emozioni, di esperienze positive, di arricchimento personale, di crescita e di tante nuove amicizie.

Un grazie di cuore a tutti coloro che mi hanno dato questa opportunità e a tutti quelli che hanno condiviso con me un pezzo di questa bellissima esperienza.

Martina Milanesio

ex allieva

Liceo Bodoni - Saluzzo

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Articolo pubblicato il 12/01/2017