Il risveglio della DC!

Ne parliamo con Mauro Carmagnola, uno dei promotori dell’assemblea dei soci del partito scudocrociato

Si è appreso che il Tribunale di Roma ha stabilito che la Dc non è mai stata sciolta ed ha convocato l’assemblea possibile dei soci, quella degli iscritti nel 1992 che hanno rinnova l’adesione nel 2012.

” Al di là della tecnicalità, ci segnala Mauro Carmagnola, il tenace promotore dell'assemblea dei soci della Dc che maggiormente si è impegnato nella ricerca del 10% delle deleghe dei soci, finalmente abbiamo raggiunto una tappa importante per ribadire che le operazioni messe in atto da Martinazzoli e dalla sinistra interna (non a caso confluita nel PD) erano scorrette formalmente e diciamo noi, politicamente”.

“Di lì noi ripartiamo, ci conferma convinto. Dal fax di un segretari politico che pensava di liquidare così l’esperienza dei cattolici in politica pensando di traghettarli impunemente nel partito radicale di massa”.

L’assemblea si  terrà a Roma presso la Sala Leptis Magna dell’Hotel Ergife (via Aurelia, n.619) il giorno 25 febbraio 2017, ore 21 in prima convocazione e per il giorno 26 febbraio alle ore 10 in seconda convocazione per deliberare sul seguente ordine del giorno:

  • Nomina del presidente pro tempore della riunione e del segretario verbalizzante.

  • Nomina del presidente dell’associazione.

  • Varie ed eventuali.

Forse ai giovani questa notizia può dire poco, ma per cercare di conoscere i fatti e le derive successive della politica italiana, si deve ritornare agli anni ’90 del secolo storico, alla c.d. tangentopoli.

Fu la stagione giustizialista dei PM. In pochissimi anni dal 1992 al 1994, si azzerarono i vertici della Democrazia Cristiana, del Partito Socialista Italiano, del Partito liberale,  del Partito Socialista democratico  e del Partito repubblicano,

Partiti che con fasi alterne ressero il governo del Paese, dagli anni della ricostruzione post bellica sino ad allora. Partendo da fatti deplorevoli di corruzione che interessarono singoli esponenti politici al centro come in periferia, i Pubblici Ministeri d’assalto, in primis Antonio DI Pietro criminalizzarono i vertici dei Partiti, decretandone, di fatto lo scioglimento.

Nel 1994, il segretario della Democrazia Cristiana Mino Martinazzoli, invece di resistere in vista delle elezioni politiche, stava per consegnare il partito nelle mani dell’unico partito miracolato dai PM (vedi caso!), il partito comunista Italiano che in quella circostanza iniziò a cambiare nome e simbolo, sino all’attuale PD.

I democristiani che ancora si riconoscevano negli insegnamenti della Rerum Novarum, di Luigi Sturzo e di Alcide De Gasperi, confluirono nell’UDC o in altri partiti della nascente seconda repubblica, in Forza Italia fondata da Silvio Berlusconi e nella Lega Nord di Umberto Bossi.

Gli altri come dinanzi precisato, scivolarono appagati e contenti nel pingue greppione  comunista.

A livello torinese, la DC governò ininterrottamente in  coalizione con altri partiti di centro e con i socialisti dal 1951 al 1975. In quegli anni non si progettavano piste ciclabili inutili e, oltretutto pericolose, non si sprecavano i soldi pubblici in feste di strada che ormai rappresentano un finanziamento pubblico occulto alle cooperative rosse, ma si progettava la ricostruzione della città e delle province piemontesi dalle rovine della seconda guerra mondiale, per approdare alla  rinascita di Torino divenuta la capitale dello sviluppo industriale del Paese.

La FIAT, rinata con Vittorio Valletta, nonostante la sua epurazione ad opera di un fazioso CLN, poi fortunatamente rientrata, nel secondo dopoguerra divenne un importantissimo motore di crescita e di sviluppo.

Il Presidente DC della Provincia, Professor Giuseppe Grosso, coadiuvò lo sviluppo e la proiezione del Piemonte nel contesto europeo  con l’ideazione del Piano Autostrade e Trafori stradali Alpini del S. Bernardo (1964), del Monte Bianco (1965) e del Frejus.

Senza queste infrastrutture non avremmo avuto la grande commercializzazione all'estero delle auto, degli elettrodomestici e della altre produzioni italiane esaltate dalla qualità del design.

Un altro importante contributo lo offri il Sindaco Amedeo Peyron con il Piano Regolatore del 1959 e con la realizzazione di Italia 61, una iniziativa che coinvolse tutto il commercio torinese che rinnovò le proprie strutture.

I Saloni dell'Auto, della Tecnica ed il SAMIA, la vetrina della moda, ospitati nella storica sede di Torino Esposizioni al Valentino, hanno rappresentato un altro grande motore di crescita perché oltre ad attrarre milioni di visitatori furono i veri ambasciatori di Torino nel mondo delle imprese e del management internazionali attratti dalle novità della manifattura torinese e italiana.

Così con i sindaci Giancarlo Anselmetti, Giovanni Picco e Giovanni Porcellana si costruirono case, ospedali e scuole per fronteggiare la forte ondata migratoria dal sud Italia, mentre gli stabilimenti Fiat si ampliarono e furono costruiti gli stabilimenti di Rivalta e altri nell’hinterland torinese

“Dopo anni e anni di dura battaglia, ci precisa ancora Mauro Carmagnola, finalmente abbiamo raggiunto una tappa importante del percorso teso a ricomporre l’area d’ispirazione cattolico democratico e cristiano sociale italiana. Ora veramente possiamo affermare che la DC, partito che secondo la sentenza n’ 25999 del 23 dicembre 2010 della Cassazione, non è mai stato giuridicamente sciolto, vive, prosegue Carmagnola e ci impegneremo a farla rinascere anche politicamente con l’aiuto di tutte le donne e gli uomini di buona volontà.

Ci muoveremo nel deserto delle culture politiche e del trionfante trasformismo senza ideali. Avanti con la DC, per il Bene dell’Italia”!


 “Ripartiamo dal nostro nome e dal nostro simbolo, conclude il coordinatore Mauro Carmagnola, per ridare una speranza alla politica di oggi e ad un popolo sempre più sfiduciato e disperato, che ha bisogno di precisi punti di riferimento: quelli che la DC rappresentava e di cui molti ancora hanno contezza”

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 10/01/2017