Romania, il Presidente non nomina premier una donna musulmana

Il Capo di stato Klaus Iohannis si è rifiutato di nominare Sevil Shhaideh primo ministro, perché impreparata

Il presidente romeno Klaus Iohannis dice 'No' alla prima premier donna e musulmana. Il Capo di stato della Romania ha deciso che l'economista Sevil Shhaideh non potrà diventare capo del governo, dicendo semplicemente che la sua decisione arriva dopo «aver soppesato con attenzione i pro e i contro».

Nata nel 1964 a Costanza, città portuale sul Mar Nero, da una famiglia di fede musulmana, Shhaideh ha trascorso gran parte della sua carriera politica in ambito locale salvo poi fare un salto di categoria nel 2012.

La Sevil Shhaideh ha 52 anni e una limitata esperienza politica. Nel 2015 era stata per un breve periodo ministro per lo sviluppo regionale. Il presidente Iohannis ha chiesto al partito socialdemocratico, che ha vinto le elezioni politiche dell'11 dicembre e che aveva suggerito l'economista di religione musulmana, di proporre un nuovo nome.

Il partito inizialmente voleva proporre il proprio presidente socialdemocratico Liviu Dragnea che però non può diventare primo ministro perché recentemente condannato per frode elettorale.

Nonostante la velocissima ascesa Shhaideh viene considerata più come una manager che come un politico di caratura sufficiente a governare. «È vista come una tecnocrate che ha lavorato in ambito locale per molti anni» spiega l'ex diplomatico romeno Paul Ivan.

Più duro invece il giudizio di Sergio Miscoiu, professore di scienze politiche all'Università di Cluj: «La gente si aspettava la scelta di una figura controllata da Dragnea, ma almeno proveniente dalle alte sfere del partito, e non una persona che è quasi l'ultima arrivata».

Per questo motivo Shhaideh è stata vista come un burattino nelle mani di Dragnea, una sorta di prolungamento del suo potere senza essere nominato direttamente premier.

Lei e l'ex presidente del partito sono amici di lunga data tanto che Dragnea è stato il suo testimone di nozze nel 2011 quando la donna ha sposato un uomo d'affari siriano.


Nel 2012 viene nominata segretaria di Stato presso il Ministero dello Sviluppo Regionale, guidato allora proprio da Dragnea, e tre anni dopo gli succede alla guida del dicastero, quando il suo mentore si dimette. Il partito socialdemocratico ha conquistato, quasi a sorpresa, il 45% dei voti con un programma basato sull'aumento delle pensioni e il taglio delle tasse.

Questa notizia è certamente destinata a far discutere, soprattutto vista dall’Italia ove, dopo la batosta referendaria è stato nominato un Governo con new entry di nanetti inquisiti e di ballerine senza storia, seppur chiacchieratissime.

Altrove, almeno formalmente prevale il merito ed il conseguente rispetto per il cittadino lascia fuori dalla porta i condannati e gli/le ignoranti.

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Articolo pubblicato il 28/12/2016