Consiglio Regionale del Piemonte. Mauro Laus è riconfermato Presidente dell’assemblea

Rinnovato con polemiche laceranti l’Ufficio di Presidenza. La reazione risentita di Gianna Gancia

Lo Statuto del Consiglio Regionale prevede che l’Ufficio di presidenza venga rinnovato a metà legislatura, dopo 30 mesi. A fine dicembre è in scadenza l’attuale composizione.

L’Ufficio di presidenza, oltre ad occuparsi dell’amministrazione e dell’organizzazione, assicura il funzionamento dell’Assemblea con l’apporto della Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari.

Così, nonostante sia già delineata la suddivisione delle cariche,  tra maggioranza ed opposizione e il ruolo del presidente e dei due vice siano degnamente ricoperti  sin dall’inizio della legislatura, da mesi i malpancisti hanno iniziato a sparger veleni ed a rendere meno sicura la riconferma che invece, pur tra polemiche si è realizzata nella seduta di ieri del consiglio regionale.

Tra le file della maggioranza alcuni propendevano per sostituire il presidente Laus, ma la querelle, almeno formalmente pare sia rientrata. In Forza Italia invece la fronda nei confronti di Daniela Ruffino s è trascinata sino a poco prima del voto di ieri.

Tra le due fazioni di Forza Italia s’inseriva la presentazione della candidatura da parte di Gianna Gancia, capogruppo della Lega Nord, sostenuta, se non incoraggiata, anche da alcuni consiglieri di FI.

Nel gioco i consiglieri del M5S, forti della loro presenza numerica in consiglio regionale, rivendicavano anche una presenza nell’ufficio  di presidenza e l’hanno ottenuta

 

Così, l’esito del voto. Sono confermati, con 32 voti, il presidente Mauro Laus (Pd), il vicepresidente Nino Boeti (Pd – 25 voti) la vicepresidente Daniela Ruffino (FI – 13 voti) ed i segretari Angela Motta (Pd – 32 voti) e Gabriele Molinari (Pd – 31 voti) - entra per la prima volta il gruppo M5S con Giorgio Bertola, con 17 voti.

L’unico estromesso è stato il segretario Alessandro Benvenuto della Lega Nord.

Non sono mancate le reazioni, anche per il modo spiccio della  conclusione della seduta.

 

«Se i consiglieri Cinque Stelle hanno fame, la seduta del Consiglio regionale può chiudersi. Così funziona Chiappendino, l’appetito vien mangiando».

E’ sarcastica la presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte, Gianna Gancia, commentando la decisione del presidente Mauro Laus di anticipare la chiusura del Consiglio regionale subito dopo l’elezione dell’Ufficio di presidenza, nel quale i pentastellati erano appena stati eletti con i voti della maggioranza di Palazzo Lascaris.

«In altri tempi – osserva Gianna Gancia -, anticipare la chiusura dei lavori sarebbe stato inammissibile, tanto più per andare a pranzo. Adesso invece sono loro a proporlo e il Piemonte può attendere, con il Pd che non aspetta altro per andare a tavola tutti insieme, appassionatamente».

Al di là delle metafore e delle battute, la mattinata in Consiglio regionale ha comunque finito col riservare una novità politicamente non indifferente: fuori la Lega dall’Ufficio di presidenza e dentro i Cinque Stelle.

Per entrare nell’Ufficio di presidenza, Cinque Stelle e Forza Italia hanno avuto bisogno dei voti del Pd, che glieli ha assicurati. Ma il Carroccio, giocando d’anticipo, ha candidato a sorpresa la propria capogruppo alla vicepresidenza del Consiglio, costringendo ognuno a prendersi le proprie responsabilità: «Ho accettato di mettermi in gioco – dichiara Gianna Gancia -, perché fosse chiaro a tutti l’inciucio tra Chiappendino e Forza Italia, dimostrando che l’unica opposizione al Sistema è la Lega».

Gancia e Benvenuto, insieme a Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia), non partecipavano al voto, che, a quel punto, non riservava sorprese, lasciando la Lega sola nei banchi della minoranza.

 

Il M5S, a conclusione del voto esulta per il rispetto del principio democratico nella composizione dell’Ufficio di Presidenza. “ L'Aula, si precisa in una nota, ha riconosciuto l'esito delle elezioni del 2014 dando rappresentanza a tutte le minoranze ed anche alla prima forza politica dell'opposizione in Piemonte. Viene così sanato il vulnus democratico originatosi con l'avvio della legislatura”

Facce tirate in Forza Italia, perché la resa dei conti non è finita al loro interno, così pure c’è chi  scommette sulla forzata convivenza in casa Lega Nord, dopo che  Alessandro Benvenuto, estromesso dagli uffici aulici di Palazzo Lascaris, dovrà forzatamente dividere con Gianna Gancia i meno ospitali uffici di via san Francesco d’Assisi.

C’è chi si dice certo che questa scadenza interna al consiglio regionale, ha dato avvio alle  prove tecniche di maggioranze  e alleanze alternative, in quanto per l’elezione dell’intero ufficio di presidenza, un ruolo determinate è spettato a desistenze e mano amiche che in termine ruspanti si  chiama “inciucio”.

Il 2017 parte già con il botto, almeno a Torino..

 

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Articolo pubblicato il 23/12/2016